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Coronavirus, gara di solidarietà delle aziende farmaceutiche

Oltre alle iniziative di pubblica utilità che singolarmente stanno svolgendo, le industrie farmaceutiche in Italia mettono a disposizione delle istituzioni e della collettività un totale di quasi 25 milioni di euro tra donazioni in denaro e importi per terapie, cui si aggiungono le riconversioni di linee produttive, il sostegno al welfare e altri gesti di responsabilità sociale. Nel dettaglio, ammontano a 6,3 milioni di euro le donazioni in farmaci alle strutture sanitarie, ai quali si sommano le specialità fornite gratuitamente al Servizio sanitario nazionale per uso compassionevole e per condurre gli studi clinici necessari a comprovare le terapie efficaci per trattare il Covid 19. A questi si aggiungono 18,2 milioni le donazioni di denaro e beni devoluti alle strutture sanitarie, quali respiratori, mascherine, guanti, tute da isolamento, schermi protettivi, gel disinfettante, consegna domiciliare di farmaci. «Le imprese, in questo momento drammatico – ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria - sono al fianco delle istituzioni, di tutti gli operatori sanitari e di tutte le altre realtà impegnate instancabilmente nella lotta contro il Covid 19». Dunque il fronte della solidarietà sul versante farmaceutico si allarga sempre più, ecco le principali segnalazioni che abbiamo visto in questi giorni.

FAB13. Tre milioni di euro in risorse finanziarie e beni strumentali, in segno di adesione alla raccolta fondi Insieme senza Paura, promossa dalla Federazione medici di medicina generale Fimmg con Cittadinanza Attiva per reperire e distribuire dispositivi di protezione individuale per tutti i medici di medicina generale. Si tratta dell'iniziativa congiunta delle industrie farmaceutiche italiane per testimoniare la vicinanza ai medici in prima linea. Le industrie a capitale italiano Fab13 aderenti a Farmindustria sono: Abiogen Pharma, Alfasigma, Angelini, Chiesi, Dompè, I.B.N Savio, Italfarmaco, Kedrion, Neopharmed Gentili, Menarini, Molteni, Recordati, SPA, Zambon. Hanno mantenuto la loro sede in Italia pur se internazionalizzate, e occupano in ricerca e produzione 42 mila addetti.

MSD ITALIA. Se vogliamo che la curva dei contagi scenda, dobbiamo fare in modo che le misure di distanziamento sociale funzionino, anche grazie al supporto della telemedicina, per farsi curare da casa. Su queste premesse Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia, ha annunciato una donazione di tecnologie e strumenti di teleassistenza (monitoraggio e controllo da remoto dei pazienti cronici) per un valore di mercato fino a 1,5 milioni. In questo modo si potranno decongestionare le strutture sanitarie preposte al trattamento dei pazienti critici.

GILEAD. Un milione e mezzo di euro da Gilead a favore delle strutture ospedaliere impegnate nella lotta al coronavirus attraverso la Protezione Civile, unitamente a mezzo milione euro per progetti delle associazioni che assistono le popolazioni fragili. L'azienda in un comunicato spiega come negli anni «aveva messo a punto una molecola - remdesivir - per trattare originariamente Ebola e successivamente SARS e MERS, altre tipologie di coronavirus».

SANOFI. Ricerca per il vaccino, cessione gratuita di farmaco antimalarico sperimentato in Francia contro Covid-19, donazioni di materiale alle istituzioni, produzione di disinfettanti. Sono alcuni tasselli dell'operazione #NoiCiSiamo, che Sanofi Italia mette in campo, coinvolgendo in prima persona tutti i dipendenti in Italia, che hanno devoluto un'ora o più del proprio lavoro su base volontaria. L'azienda ha poi raddoppiato l'importo donato dai colleghi e lo ha moltiplicato fino a raggiungere la somma di 600mila euro a supporto della Protezione Civile per la gestione dell'emergenza.

GSK VIIV. #AiutiamogliEroi è il progetto di GSK Italia e dei suoi dipendenti per affrontare l’emergenza Covid19 mendiante una donazione di un milione di euro alla Protezione Civile, cui si aggiunge una raccolta fondi interna promossa dagli stessi addetti Gsk ViiV, che assicurano la continuità della produzione grazie anche allo smart working.

ABBVIE. "L'azienda americana Abbvie, che produce un anti-retrovirale per l'HIV Aids impiegato in cocktail anche contro questa infezione, ci ha comunicato che tutto il farmaco usato dal 28 di febbraio a oggi sarà rimborsato totalmente". Lo ha annunciato il commissario all'emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi. "Anche per il futuro - ha aggiunto – questo farmaco sarà donato finché ce ne sara' bisogno. Li ringrazio molto in un momento di così grande difficoltà per un prodotto che usiamo davvero tanto".

NOVARTIS. Un milione di euro come contributo destinato ai bisogni individuati da una task force congiunta con la Protezione Civile nazionale. Questo l'impegno di Novartis, che ha indicato tre aree di intervento. 1. L'emergenza nella Regione Campania. 2. La consegna a domicilio di farmaci ospedalieri per pazienti fragili in aree tra le più colpite dalla pandemia. 3. L’aiuto alla Lombardia attraverso una iniziativa dei collaboratori di Novartis, invitati a donare il corrispettivo di una giornata di lavoro, l’azienda poi raddoppia la cifra attraverso il meccanismo del match making.

ROCHE. La prima azienda ad aver aderito alla richiesta di sostenere la campagna #insiemesenzapaura di Cittadinanzattiva è stata Roche. Risposta che si è concretizzata mettendo a disposizione dei medici gel disinfettante, dispositivi DPI e altri supporti. Altre azioni mirate di Roche Farma, Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics. annunciate già quindici giorni fa, sono 1.la cessione gratuita alle Regioni del Tocilizumab per il periodo dell'emergenza. 2. l'avvio di un’operazione di volontariato con personale specializzato messo a disposizione della Protezione Civile. 3. dono di un milione di euro ai medici di medicina generale. 4. lancio della campagna “Stai a casa, leggi un libro” rivolta ai giovani di Milano e Monza. L'iniziativa è stata ribattezzata “Roche si fa in 4”.

BOEHRINGER. Un numero verde per offrire supporto psicologico e un'assicurazione Covid a chi viene colpito dal contagio. Così, in tempi di coronavirus, Boehringer Ingelheim Italia amplia l' offerta di welfare aziendale rivolto ai dipendenti e collaboratori. Accanto alle preoccupazioni legate alla salute, ci possono essere conseguenze derivate dalla chiusura delle scuole, dalle difficoltà nell'assistere i familiari anziani, esigenze causate dalle restrizioni della mobilità, per le quali è spesso difficile condurre la vita di tutti i giorni.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

Salute Benessere

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