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Giornata del malato, abbracci antidoto alla solitudine

La Giornata Mondiale del Malato istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II quest’anno riflette sulla solitudine, la condizione di isolamento nella quale si ritrova chi perde l'autonomia a causa di un imprevisto problema di salute, basti pensare alla condizione dei malati in isolamento causa Covid-19, alle morti in terapia intensiva privati dell'affetto e della vicinanza dei propri cari, una situazione penosa, illustrata efficacemente anche dallo spot dedicato alle vaccinazioni contro il virus Sars-Cov-2 (la stanza degli abbracci) realizzato dal regista Giuseppe Tornatore.

“In occasione della XXIX #Giornata Mondiale del Malato vorrei trasmettere una testimonianza di vicinanza e sostegno a tutti quelli che vivono ogni giorno l’esperienza della malattia: pazienti, operatori sanitari e caregiver. La pandemia costringe a ripensare il quotidiano, sia nelle comunità familiari che professionali – ha scritto Morena Sangiovanni, Presidente Boehringer Ingelheim Italia – rimettendo al centro una delle sfide più importanti: il contrasto alle vecchie e nuove solitudini, specie in contesti di fragilità dove la solitudine per il paziente è diventata soprattutto fisica".

https://twitter.com/BoehringerIT/status/1359818568335060992

Nel nostro Paese i soli malati cronici sono 24 milioni e la le proiezioni indicano che, nel 2028, il numero salirà a 25, mentre i multi-cronici saranno 14 milioni, secondo il ‘Rapporto Osservasalute 2019’ dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane. La Giornata Mondiale del Malato assume un significato ancora più profondo nei termini del prendersi cura, dell’accesso tempestivo alla prevenzione e alla terapia, di riconsiderare l’organizzazione territoriale dei percorsi terapeutici, dell’opportunità di un approccio multidisciplinare e alle cui necessità abbiamo la possibilità di rispondere in maniera importante, anche grazie agli strumenti europei in essere, come il Recovery Plan. Investire risorse nella cura e nell’assistenza delle persone malate dev’essere, quindi, una priorità legata al principio che la salute è un bene comune e collettivo primario.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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