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Tumori, la proposta Onconnection: screening sul territorio

"Usualmente il paziente oncologico trascorre brevi periodi in ospedale mentre lunghe fasi si svolgono nel territorio e a domicilio. Occorre inserire competenze specialistiche che lavorino in continuità con il medico di medicina generale e con l'oncologo ospedaliero per trasferire a livello territoriale alcune attività, dal follow-up alla gestione della tossicità, dalla psiconcologia alla delocalizzazione di alcuni farmaci”. Questo uno dei messaggi chiave di Gianni Amunni (Rete Oncologica Toscana) lanciato in apertura di Onconnection, una serie di webinar, convegni online incentrati su assistenza, ricerca sul cancro, prevenzione e lotta ai tumori.

Le prospettive dell' oncologia territoriale tra nuove tecnologie e inediti scenari assistenziali erano il tema conduttore dell'evento odierno, promosso grazie al contributo incondizionato di Pfizer, Amgen, Boston Scientific, Nestlé Health Science, Takeda, Kite a Gilead Company e Kyowa Kirin.

“Per sconfiggere il cancro - ha dichiarato Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità - ci vuole una forte connessione tra tutti gli attori coinvolti nel panorama della Sanità, dalle reti oncologiche, alle associazioni pazienti, alla medicina territoriale, all’innovazione digitale, alla creazione dei Molecular Tumor Board, alla formazione di team multidisciplinari, fino alla condivisione dei dati clinici Real world. Con Motore Sanità abbiamo voluto dare il nostro contributo per vincere questa battaglia, creando ONCOnnection, uno spazio di discussione e confronto con alcuni tra i massimi esperti a livello nazionale”.

In Italia ogni anno circa 270 mila cittadini sono colpiti dal cancro. Attualmente, il 50% dei malati riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti. Dell’altro 50% una buona parte si cronicizza, riuscendo a vivere più a lungo. Ci sono però ancora problemi: dalla presa in carico del paziente alla revisione organizzativa, dall’accesso rapido ed uniforme a terapie innovative ai problemi nutrizionali che moltissimi pazienti presentano. Il coordinamento tra Centri Hub e Spoke e medicina territoriale, è fondamentale nei processi organizzativi/ gestionali.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

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