Virus respiratorio sinciziale, anticorpo monoclonale protegge neonati e lattanti
Si profila un cambio di paradigma nella prevenzione del virus respiratorio sinciziale nei bambini. Questa infezione delle vie aeree inferiori viene trattata, nelle forme severe dei piccoli (bronchiolite e polmonite) in terapia intensiva neonatale. Dopo l'approvazione in Europa, anche gli Usa stanno per dare semaforo verde all'anticorpo monoclonale nirsevimab, al fine di arginare la diffusione del virus sinciziale respiratorio (RSV) nella prima infanzia. Nei test considerati dagli esperti della Fda americana, il tasso di ricoveri risulta ridotto del 78%. Questo prodotto viene somministrato per iniezione indolore, alla nascita o in vista di una recrudescenza stagionale. Neonati e lattanti vengono così protetti, specialmente nel primo anno di vita, quando sono particolarmente vulnerabili.
Calendario per la Vita
Gli specialisti del Calendario per la Vita, organismo che riunisce medici rappresentanti delle società scientifiche e associazioni dei pediatri (Sip, Fimp), dei neonatologi (Sin) e degli igienisti (Siti), hanno riconosciuto l'assoluta validità dell'anticorpo monoclonale auspicando che venga incluso nel Piano Nazionale di Immunizzazione. Anche l'Oms e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie hanno raccomandato l'impiego dei monoclonali per questo scopo.
Epidemiologia
In Italia, nell'ultima stagione, più del 50% delle sindromi simil influenzali nei bambini piccoli è stato sostenuto dal virus respiratorio sinciziale. La stagione dell’RSV ricalca l'andamento dell'epidemia influenzale: inizio ottobre-novembre, picco dicembre-febbraio, per poi esaurirsi tra marzo e aprile. Nirsevimab è un anticorpo a lunga durata d'azione adatto a tutti i neonati sviluppato congiuntamente da Sanofi e AstraZeneca.
Implementare una strategia di immunizzazione che includa gli anticorpi monoclonali, hanno ribadito gli esperti del Calendario per la Vita, consentirebbe di proteggere tutti i bimbi indistintamente, con vantaggi misurabili.