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Leucemia mieloide cronica, guida Iulm Novartis

Una indagine neurometrica condotta dal centro di ricerca Behavior and Brain Lab dell'Università IULM di Milano ha rivelato l'importanza fondamentale delle interazioni con i medici, i familiari e gli amici per quanti affrontano neoplasie mieloproliferative e leucemia mieloide cronica. Lo studio ha portato alla creazione di una guida intitolata Connessioni di Vita, promossa da Novartis in collaborazione con AIPAMM (Associazione Pazienti con Malattie Mieloproliferative), nell'ambito della campagna di informazione e sensibilizzazione Mielo-Spieghi.

 

Uno degli aspetti rilevanti riguarda l'attenzione che i pazienti con diagnosi di patologie mieloproliferative (Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale e Mielofibrosi) e leucemia mieloide cronica rivolgono alle espressioni del volto e alla gestualità del medico che hanno di fronte.  La disponibilità dell'ematologo, la sua propensione a chiarire anche i concetti più difficili rimane scolpita nella memoria. I familiari, da parte loro, hanno la capacità di distogliere il paziente dal pensiero fisso della malattia. Gli atteggiamenti positivi generano risposte emotive misurabili sulla barriera cutanea e la frequenza cardiaca. Piccoli gesti, parole gentili e attenzioni significative possono influire sul benessere mentale percepito durante il decorso.

 

Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing alla Iulm, ha commentato i risultati dello studio affermando che questo approccio ha permesso di comprendere l'importanza dell'attenzione e della vicinanza manifestate dal medico, che a sua volta influisce sul grado di apprezzamento da parte dei pazienti.

 

La Leucemia Mieloide Cronica è una malattia caratterizzata dalla proliferazione incontrollata delle cellule staminali del midollo osseo. Attualmente, il trattamento prevede l'utilizzo degli inibitori tirosin-chinasici. In una fase avanzata della malattia, tuttavia, si possono sviluppare resistenze o intolleranze, con la conseguente necessità di cambiare terapia. Per rispondere a questa esigenza, è fondamentale avere a disposizione trattamenti di terza linea efficaci e ben tollerati. È quanto suggerisce una survey internazionale condotta in 11 Paesi, tra cui l'Italia.

 

Secondo Fabrizio Pane, professore all'Università Federico II di Napoli, intervenuto a Milano alla conferenza stampa dedicata alla rimborsabilità di asciminib (capostipite di una nuova generazione di farmaci, i cosiddetti stamp inibitori, ndr) i pazienti con leucemia mieloide cronica interpellati nella survey indicano che il rallentamento della progressione di malattia, con recupero di una buona qualità di vita, sono i principali traguardi auspicabili. In questa ottica, i progressi della ricerca si stanno rivelando promettenti.

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