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Mal di schiena, problema diffuso. Novità nella cura delle stenosi del canale lombare

Mal di schiena, un problema diffuso che, con diverse manifestazioni, affligge il 70-80% degli italiani. La forma comune è spesso causata da stili di vita sedentari e postura errata. Troppe ore seduti sulla sedia, sul divano o in poltrona, spesso in posizioni incongrue, provocano inevitabili conseguenze. In quei casi occorre rivedere certe abitudini controproducenti e fare riabilitazione. Esistono tuttavia anche patologie vere e proprie, associate al mal di schiena, e variano dalla artrosi all'ernia del disco, dall'osteoporosi alle stenosi del canale vertebrale. Per trattare efficacemente queste ultime condizioni sono essenziali le moderne tecnologie, che consentono di individuare con precisione le cause del dolore e pianificare interventi mirati. Tra le opzioni terapeutiche disponibili, a parte la terapia del dolore, possiamo citare la chirurgia mininvasiva e le infiltrazioni. In casi selezionati, soprattutto in età avanzata, può essere necessario ricorrere all'intervento chirurgico per trattare condizioni come la stenosi del canale vertebrale o le fratture vertebrali. Ora, grazie ai progressi nella medicina, con le nuove tecnologie disponibili, le persone che soffrono di forme gravi di mal di schiena persistenti hanno a disposizione opzioni di trattamento più efficaci e personalizzate, che possono aiutarle a rimediare al danno, per poi dimenticare il dolore. Così è possibile riprendere le proprie attività quotidiane e muoversi in autonomia. Ma di quali indicazioni stiamo parlando?

 

Robotica e chirurgia spinale: indicazioni nella stenosi del canale lombare

L’intervento chirurgico per la stenosi del canale lombare è divenuto assai frequente grazie alle migliori condizioni che vengono messe a disposizione dei pazienti e dell’elevato numero di persone che vi soffre, causa un decadimento della qualità della vita per il restringimento (la stenosi, appunto) del canale lombare, che spesso si verifica in tarda età. Una donna su cinque dopo la menopausa, e un uomo su otto dopo i 65 anni, possono incorrere in una frattura vertebrale; le condizioni possono aggravarsi senza interventi tempestivi: dopo la prima frattura, la probabilità di una recidiva aumenta di cinque volte, mentre il rischio di una terza ricaduta può incrementarsi persino di 25 volte. “In passato – ha scritto Luca Serra, medico specialista responsabile della Chirurgia vertebrale presso l'Ospedale Israelitico di Roma – la stenosi del canale lombare era associata all’invecchiamento, e comportava una ridotta autonomia, mentre di rado si ricorreva all’intervento in ortopedia che comportava una pesante anestesia, e una lunga convalescenza, condannando le persone a rinunciare all’operazione e rassegnarsi a una vita con grosse limitazioni".

"Oggi è possibile sottoporsi all’intervento e tornare a una vita dinamica e fare sport, anche dopo i settant'anni. Il canale lombare stenotico va allargato e poi stabilizzato: questa seconda parte dell’intervento, che prima si associava a possibili complicanze, ora si può affrontare senza aprire la colonna, con semplici incisioni. L’intervento è facilmente realizzabile anche in tarda età, fino ai 90 anni senza particolari difficoltà. La diffusione di questo tipo di attività chirurgica ha aperto la strada ad altri interventi mini-invasivi, con tecniche percutanee che si stanno diffondendo per trattare i vari tipi di mal di schiena”.

 

Robotica e artrodesi conservativa

L’artrodesi conservativa è una tecnica chirurgica che consente di allargare i canali spinali. Questo intervento è particolarmente utile per le persone anziane che soffrono di stenosi del canale lombare. Fino a qualche anno fa, molti pazienti si rassegnavano a una vita di dolore e limitazioni a causa della stenosi. Oggi, grazie alla robotica, è possibile ottenere risultati importanti, beneficiando di un approccio meno invasivo. La robotica offre anche risultati migliori e la possibilità di seguire l’intervento in tempo reale, una caratteristica particolarmente interessante quando si tratta di muoversi in un ambito anatomico come il canale vertebrale, attraversato dal midollo spinale e dai nervi. La navigazione in tempo reale consente quindi al chirurgo di essere più preciso e sicuro nei movimenti durante l’intervento.

 

Centri selezionati

Attualmente, le innovazioni sono disponibili solo in alcuni centri specializzati, e il costo è ampiamente compensato dai risultati. I pazienti beneficiano di tempi di recupero più brevi, maggiore precisione e minori rischi. Anche le strutture ospedaliere traggono vantaggio da queste tecniche, poiché possono svolgere più attività abbattendo il rischio di complicanze post-operatorie. Detto in altri termini, la robotica sta rivoluzionando il trattamento della stenosi del canale lombare, restituisce così importanti gradi di autonomia ai pazienti e perfeziona i risultati della chirurgia.

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