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Tumori del sangue, speranze per la persona anziana. Teclistamab nei casi difficili di mieloma

Mieloma multiplo, un tipo di tumore del sangue del quale parliamo spesso grazie ai progressi in atto nella ricerca in ematologia. La malattia colpisce midollo osseo e sistema immunitario. Nel mieloma le plasmacellule proliferano senza controllo, causando danni a vari organi e tessuti. Teclistamab, anticorpo monoclonale bispecifico, è l'ultima novità nel trattamento dei casi difficili di mieloma. Questa tipologia di cancro è relativamente diffusa nella persona anziana, con un’età mediana alla diagnosi di circa 70 anni. La persona affetta da mieloma multiplo si vede costretta ad affrontare vari inconvenienti, come la fragilità ossea che provoca fratture. La presenza di comorbilità, come diabete, cardiopatie o insufficienza renale, può complicare ulteriormente il quadro e influire negativamente sulla prognosi. Inoltre, la capacità fisica e mentale dei pazienti anziani può limitare l'aderenza, la capacità di eseguire metodicamente terapie e visite di controllo. La gestione del mieloma multiplo in questa fascia di età richiede quindi un approccio personalizzato che tenga conto delle condizioni generali del paziente, delle sue capacità cognitive e del supporto familiare disponibile. La diagnosi precoce è cruciale per migliorare le prospettive di sopravvivenza. Identificare la malattia nelle sue fasi iniziali permette l’implementazione di trattamenti mirati prima che il cancro abbia la possibilità di progredire o causare complicazioni serie. Tuttavia, la resistenza ai trattamenti e la recidiva della malattia rappresentano sfide significative, rendendo necessaria la messa a punto di terapie ancora più efficaci.

 

Teclistamab

Una notizia in particolare ha portato in dote una concreta speranza per i pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario, ovvero nei casi più difficili. Teclistamab, anticorpo bispecifico umanizzato sviluppato da Johnson & Johnson, è ora rimborsato in Italia. Questo farmaco, somministrato per via sottocutanea, è indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti che abbiano ricevuto almeno tre precedenti terapie, tra cui un agente immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano evidenziato una progressione della malattia durante l’ultima terapia. Come anticorpo bispecifico, Teclistamab, come ribadito recentemente in conferenza stampa, è progettato per legare da una parte le cellule malate di mieloma in maniera molto selettiva e dall’altra parte le cellule del sistema immunitario, permettendo a queste due cellule di entrare in contatto e aiutando quindi il sistema immunitario a combattere il tumore stesso. Questo meccanismo d’azione innovativo ha dimostrato di essere efficace anche nei pazienti che sono diventati refrattari alle principali classi di farmaci utilizzati nelle prime linee di trattamento. L’introduzione di Teclistamab in Italia rappresenta un passo avanti significativo per i pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario. È il primo e al momento unico anticorpo bispecifico ad essere rimborsato nel nostro Paese per il trattamento di questa malattia. Questo farmaco offre, come si diceva, una speranza in più a una categoria di pazienti che, finora, disponeva di poche alternative, con risposte non sempre adeguate. La ricerca continua a sviluppare nuove strategie per ottenere risposte profonde e durature, migliorando così la qualità della vita dei pazienti affetti da mieloma multiplo.

 

Testimonianze

Alessandra Romano, Professore associato di ematologia, Università degli studi di Catania, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco: Sottolinea che la storia clinica dei pazienti con mieloma multiplo è caratterizzata da fasi di remissione e da periodi di malattia attiva, frequentemente dovuti alla resistenza ai farmaci. L'introduzione di teclistamab in Italia rappresenta un progresso significativo per i pazienti refrattari, offrendo alternative terapeutiche più efficaci. La ricerca scientifica deve lavorare su strategie che garantiscano risposte durature in fasi avanzate della malattia, come dimostrato dagli studi clinici su teclistamab.

Francesca Gay, Professore associato di ematologia, Università degli studi di Torino, Divisione Universitaria di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino: Descrive teclistamab come un anticorpo bispecifico che connette le cellule tumorali e il sistema immunitario, migliorando l'efficacia dell'immunoterapia. La somministrazione sottocutanea presenta vantaggi pratici, con un’implementazione che permette di personalizzare il trattamento basato su efficacia e sicurezza, integrando terapie per risultati promettenti nei pazienti affetti da mieloma.

Rosalba Barbieri, Vicepresidente Nazionale AIL - Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma: Rileva che teclistamab offre nuove opportunità ai pazienti con mieloma multi-refrattario, auspicando un accesso rapido ed equo a questa e ad altre terapie innovative in tutto il paese. L'associazione lavora da oltre 50 anni per supportare i pazienti ematologici e sensibilizzare sull'importanza della ricerca e dell'assistenza.

Danilo Arienti, Therapeutic Area Medical Head Hematology Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia: Annuncia che l'efficacia e la sicurezza di teclistamab sono state evidenziate nel trial MajesTEC-1, che riporta un tasso di risposta globale del 63%. Johnson & Johnson si impegna a sviluppare farmaci innovativi per rispondere ai bisogni clinici insoddisfatti e migliorare la vita dei pazienti, con l’obiettivo di rendere le terapie innovative accessibili il prima possibile. La decisione di AIFA di rimborsare la terapia segna un ulteriore passo verso l’arricchimento delle opzioni terapeutiche per i pazienti.

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