Notizie di poesia

Pasolini e la profezia in forma di croce

VEDI I VIDEO “Profezia” letta da Toni Servillo , “Pier Paolo Pasolini. A Film Maker's Life”, documentario di Carlo Hayman-Chaffey (1971)

FIRENZE, 7 maggio 2014 – Pasolini ha sempre voluto esprimere ed esprimersi, partecipando senza scampo al suo tempo in uno sforzo appassionato, culturalmente e poeticamente nutritissimo, di autonarrazione ed autointerpretazione che lo ha condotto lontano, lo ha isolato. Ma in lui una consapevolezza risulta ben radicata: «I poeti appartengono sempre a un'altra civiltà» (Bestia da stile).

E' così che Pier Paolo Pasolini, prima di tutto un poeta, consegna alla poesia e non ad altri mezzi i suoi spiazzanti proclami eretici e le sue profezie. «Mendico per i ghetti» del mondo, «cupo d'amore», il profeta in versi non può elemosinare alleanze e consenso, ma deve ancorarsi eroicamente alla sua natura di «animale senza nome», retoricamente «libero d'una libertà» che massacra, alla sua unica certezza infelice: «di essere il reietto di un raduno / di altri: tutti gli uomini, senza distinzione, / tutti i normali, di cui è questa vita» (La realtà, in Poesia in forma di rosa).

La poesia – «tentazione di santità», secondo l'efficacissimo ossimoro dissimulato nei versi della Realtà – sembra permettere di sfuggire ad ogni ipostatizzazione, dal momento che coglie e vocalizza l'antitesi; in lei «tutto può avere una soluzione», perché non pretende coerenza e affidabilità, strettoie soffocanti del sistema, ma sopporta l'unica misura di libertà e d'igiene intellettuale consentita all'artista, lo scandalo: «Nessun artista in nessun paese è libero. / Egli è una vivente contraddizione». L'intima sineciosi non consente in effetti a Pasolini lunghe epochè, trascinandolo piuttosto in continue, esplosive scelte di contraddizione, quasi che questo costituisse l'unico modo per mantenersi coerente con la sua intangibile, tenebrosa ed accecante distanza.

Nessuna patria gli appartiene, nessuna casa lo può più proteggere dal suo interiore rovello; non può smettere di sfuggire perché è poeta nell'intimo, è il «segnato», vittima e profeta. Come dicono versi di Roma 1950: «Non tornerò / dalla periferia / di Roma o del Mondo, secondo il destino del Figliol Prodigo, / su cui voi sareste pronti a scommettere, / borghesi volgari e borghesi squisiti, /o meglio, tornerò, se così è umano, / ma andando sempre più lontano». I confini della denuncia, tra delusioni e nuove solidarietà alternative intraviste, si allargano.

D'altronde una poesia retrospettiva ed implicante come Poeta delle Ceneri, testamento in versi degli ultimi anni Sessanta, riassume già per suo conto, autoanaliticamente, le cangianti modulazioni della diversità di Pasolini, i passaggi inconciliabili della sua contraddizione sociale-intellettuale, sbozzando a tratti netti la fisionomia di un intellettuale disorganico. La sua eresia è en poète: quella di chi canta l'opposizione a una classe, ad un partito, a una società cui sente profondamente di appartenere e altrettanto fortemente di doversi opporre.

Il «piccolo borghese che drammatizza tutto», il «poeta privilegiato», «ben educato» in un paese «di primule e temporali», che incita a «resistere nello scandalo», «nella rabbia e nel disprezzo» contro la borghesia, e non smette di contraddirsi, di abiurare le sue abiure: «Vi ho falsamente abiurato dall'impegno, / ma perché so che l'impegno è inderogabile, / e oggi più che mai. / E oggi, vi dirò, che non solo bisogna impegnarsi nello scrivere, / ma nel vivere».

L'artista è chiamato alle responsabilità civili, all'azione e alla lotta, ma Pasolini non può che ammettere – come ancora la compendiaria testimonianza di Poeta delle Ceneri aprendo alle nuove complessità del futuro autorizza – di essere «vissuto dentro una lirica, come ogni ossesso».

Marco Marchi

Profezia

A Jean Paul Sartre, che mi ha raccontato
la storia di Alì dagli Occhi Azzurri

Alì dagli Occhi Azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sé i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci,
asiatici, e di camice americane.
Subito i Calabresi diranno,
come malandrini a malandrini:
"Ecco i vecchi fratelli,
coi figli e il pane e formaggio!"
Da Crotone o Palmi saliranno
a Napoli, e da lì a Barcellona,
a Salonicco e a Marsiglia,
nelle Città della Malavita.
Anime e angeli, topi e pidocchi,
col germe della Storia Antica,
voleranno davanti alle willaye.

Essi sempre umili
Essi sempre deboli
essi sempre timidi
essi sempre infimi
essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono
leggi fuori dalla legge,
essi che si adattarono
a un mondo sotto il mondo
essi che credettero
in un Dio servo di Dio,
essi che cantavano
ai massacri dei re,
essi che ballavano
alle guerre borghesi,
essi che pregavano
alle lotte operaie...

... deponendo l'onestà
delle religioni contadine,
dimenticando l'onore
della malavita,
tradendo il candore
dei popoli barbari,
dietro ai loro Alì
dagli occhi azzurri  usciranno da sotto la terra per uccidere —
usciranno dal fondo del mare per aggredire — scenderanno
dall'alto del cielo per derubare — e prima di giungere a Parigi
per insegnare la gioia di vivere,
prima di giungere a Londra
per insegnare ad essere liberi,
prima di giungere a New York,
per insegnare come si è fratelli
— distruggeranno Roma
e sulle sue rovine
deporranno il germe
della Storia Antica.
Poi col Papa e ogni sacramento
andranno su come zingari
verso nord-ovest
con le bandiere rosse
di Trotzky al vento... 

Pier Paolo Pasolini 

(da Il libro delle croci, 1964, poi in Alì dagli occhi azzurri)

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