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Il suono a stormo delle parole. Vladimir Majakovskij

VEDI I VIDEO Vittorio Gassman legge da "Frammenti" di Vladimir Majakovskij , Majakovskij secondo Carmelo Bene: "All'amato me stesso"... e "In morte di Esenin" , .... secondo il Teatro degli Orrori , .... e secondo Claudio Lolli

Firenze, 14 aprile 2024 – Ricordando che oggi ricorre l'anniversario della morte di Vladimir Majakovskij (Mosca, 14 aprile 1930).

Frammenti

Io non conosco le forze delle parole
conosco delle parole il suono a stormo.
Non di quelle
che i palchi applaudiscono.
A tali parole
le bare si slanciano
per camminare
sui propri
quattro piedini di quercia.
Sovente
le buttano via,
senza strapparle, senza pubblicarle.
Ma la parola galoppa
con le cinghie tese,
tintinna per secoli
e i treni strisciando s'apprestano
a leccare
le mani callose della poesia.
Io conosco la forza delle parole.
Parrebbe un'inezia.
Un petalo caduto
sotto i tacchi d'una danza.
Ma l'uomo con l'anima,
con l'anima, con le labbra, con lo scheletro...

Mi ama – non mi ama.
Io mi torco le mani
e sparpaglio le dita spezzate.
Così si colgono,
esprimendo un voto,
così si gettano in maggio
corolle di margherite sui sentieri.
La rasatura
e il taglio dei capelli
svelino le canizie.
Tintinni a profusione
l'argento degli anni!
Spero,
ho fiducia
che non verrà mai da me
l'ignominioso bonsenso.

Sono già le due.
Forse ti sei coricata.
Nella notte la Via Lattea
è come un'Oka d'argento.
Io non m'affretto
e non ho ragione
di svegliarti e turbarti
coi lampi dei telegrammi.
Come suol dirsi,
l'incidente è chiuso.
La barca dell'amore
s'è infranta contro la vita.
Tu ed io siamo pari
A che scopo riandare
afflizioni,
sventure
ed offese reciproche.
Guarda
che pace nel cosmo.
La notte
ha imposto al cielo
un tributo di stelle.
In ore come questa
ci si leva e si parla
ai secoli,
alla storia
e all'universo...

(traduzione di A.M. Ripellino)

Неоконченное

I
Любит? не любит? Я руки ломаю
и пальцы разбрасываю разломавши
так рвут загадав и пускают по маю
венчики встречных ромашек
Пускай седины обнаруживает стрижка и бритье
Пусть серебро годов вызванивает уймою
надеюсь верую вовеки не придет
ко мне позорное благоразумие

II
Уже второй
должно быть ты легла
А может быть
и у тебя такое
Я не спешу

III
море уходит вспять
море уходит спать
Как говорят инцидент исперчен
любовная лодка разбилась о быт
С тобой мы в расчете
И не к чему перечень
взаимных болей бед и обид.

IV
Уже второй должно быть ты легла
В ночи Млечпуть серебряной Окою
Я не спешу и молниями телеграмм
Мне незачем тебя будить и беспокоить
как говорят инцидент исперчен
любовная лодка разбилась о быт
С тобой мы в расчете и не к чему перечень
взаимных болей бед и обид
Ты посмотри какая в мире тишь
Ночь обложила небо звездной данью
в такие вот часы встаешь и говоришь
векам истории и мирозданью

Vladimir Majakovskij

(dai Frammenti)

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