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Il corpo donato. Osip Mandel’štam

VEDI I VIDEO "M'è dato un corpo..." e altre poesie di Mandel’štam , "M'è dato un corpo" in lingua russa, letto...... e cantato"Tristia" in lingua russa e secondo la traduzione inglese di Josif Brodskij , "Mi lavavo di notte nel cortile"

Firenze, 22 ottobre 2024

M’è dato un corpo

M'è dato un corpo – che ne farò io
di questo dono così unico e mio?

Sommessa gioia di respirare, esistere:
a chi ne debbo essere grato? Ditemi.

Io sono giardiniere, e sono fiore;
nel mondo-carcere io non languo solo.

Già sui vetri dell'eternità è posato
il mio respiro, il caldo del mio fiato.

L'impronta lasceranno di un disegno,
e più non si saprà che mi appartiene.

Scoli via la fanghiglia dell'istante:
rimarrà il caro disegno, intatto.

(traduzione di Remo Faccani)

Дано мне тело

Дано мне тело -- что мне делать с ним,
Таким единым и таким моим?

За радость тихую дышать и жить
Кого, скажите, мне благодарить?

Я и садовник, я же и цветок,
В темнице мира я не одинок.

На стекла вечности уже легло
Мое дыхание, мое тепло.

Запечатлеется на нем узор,
Неузнаваемый с недавних пор.

Пускай мгновения стекает муть --
Узора милого не зачеркнуть.

Osip Mandel'štam

(1909; da Ottanta poesie, Einaudi 2009)

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