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Festival di Sanremo, ecco i pre-giudizi: i Dear Jack

Tic tac, tic tac... lo sentite l'orologio che vi dice che il Festival di Sanremo si avvicina a grandi passi? Manca sempre meno. E in attesa di divertirci - perché l'intento è sempre quello di essere il più possibile divertenti, ironici e magari anche un po' pungenti, mai volgari oppure offensivi - con le pagelle che il mio gruppo di super espertoni ed io realizzeremo dal 10 al 14 febbraio, ecco i miei pre-giudizi. Opinioni aprioristiche? No, ma punti di partenza basati essenzialmente sullo studio il più possibile completo della discografia di ognuno degli artisti che saliranno sul palco del teatro Ariston nella categoria dei big. E così dopo Malika Ayane, Annalisa, Bianca Atzei, Biggio e Mandelli, Alex Britti e Chiara, eccoci ai Dear Jack.

"Più cancelli e più ti resta il segno": dai, chi non ha almeno una volta canticchiato un ritornello dei Dear Jack. I loro brani sono semplici, ma rimangono in mente. A volte in modo quasi infestante. Quasi come i Modà. Anzi, proprio come i Modà. Ed è questo il problema. I Modà esistono già da un po' - peraltro in questa sede non dirò cosa penso del suddetto gruppo, basti pensare che uno basta e avanza e qualsiasi tipo di divinità ci scampi da una replica - quindi per quale motivo riproporli? I Dear Jack rappresentano uno dei prodotti migliori dei talent show: non hanno vinto Amici, ma non è questo l'importante. Anzi, spesso la fortuna di un artista è proprio quella di non vincere una gara. Non hanno vinto, ma hanno saputo conquistare un certo tipo di pubblico giovane. Lo stesso pubblico che canta a squarciagola "A guardare le nuvole su un tappeto di fragole" (scusate, ma io con questa strofa ce l'ho a morte: non ha un senso, l'abbiamo capito?) dei Modà. I Dear Jack hanno un grande riscontro e quindi al televoto faranno la parte del leone al Festival di Sanremo. Se portassero un brano smaccatamente rock e non retorico come spesso sono i testi loro e dei Modà, la  vittoria sarebbe meritata. Perché la questione alla fine è tutta lì e nell'album "Domani è un altro film" lo hanno dimostrato pienamente: i ragazzi le capacità le hanno in pieno, ora devono cercare di staccarsi da quel modello che sono i Modà.

Voto di partenza: 6 -.

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