Diritto di Cronaca

Chilometri di binari dismessi. Un patrimonio da recuperare

Ogni volta che leggo o sento parlare di ferrovie dismesse. mi chiedo dove si trovano, che storia hanno alle spalle (tanta, suppongo, e anche molto significativa), cosa ne è oggi, come potrebbero essere riutilizzate. Penso a dei percorsi turistici per le gite fuori porta. Penso a itinerari storici e artistici per conoscere meglio i posti dove viviamo. Abbiamo in casa un patrimonio che molti, a cominciare da me, non conoscono o conoscono poco. Mi piacerebbe riuscire a saperne di più. Sarebbe bello se ci fosse una specie di guida, qualcosa di simile. Per leggere e anche per tradurre in pratica di viaggio le cose lette. Alessandro, Milano

Cerchiamo, caro lettore, di soddisfare almeno in parte la sua legittima curiosità. Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana hanno curato il nuovo “Atlante di viaggio lungo le ferrovie italiane”. L’Atlante è stato presentato di recente a Rimini in occasione di Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. La pubblicazione è divisa per aree geografiche e propone un censimento dei tracciati ferroviari non più utilizzati per l’esercizio ferroviario (circa 1.500 km), arricchito da informazioni sulle bellezze naturali, paesaggistiche, storiche, che si incontrano lungo le linee dismesse. Cosa si sta facendo? Rimandiamo il lettore alla lettura dell’Atlante. Diciamo che le strade per il riutilizzo sono quelle delle piste ciclabili e delle “greenway”. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha individuato 10 ciclovie nazionali e alcuni tratti potranno essere ospitati da una parte delle linee, messe a disposizione dalle Ferrovie. Le vie verdi sono definite dalla European Greenways Association come “vie di comunicazione riservate esclusivamente a spostamenti non motorizzati, sviluppate in modo integrato al fine di migliorare l’ambiente e la qualità della vita nelle zone attraversate”. A oggi si possono contare oltre 60 interventi di riutilizzo di ferrovie dismesse per la mobilità dolce, con circa 800 km valorizzati. In Lombardia abbiamo i 13,5 km del tratto dismesso tra le stazioni di Calolziocorte-Olginate e Cernusco-Merate. La Provincia di Lecco ha recuperato il ponte ferroviario sull’Adda. I Comuni attraversati dall’ex ferrovia hanno manifestato interesse alla trasformazione in “greenway”. Fra Veneto e Lombardia i 67,5 km della tratta ferroviaria dismessa fra Grisignano di Zocco (Vicenza) e Ostiglia (Mantova). Il tratto fra Treviso e Grisignano è stato venduto e trasformato in “greenway” con circa 50 km di pista ciclabile. Il tratto Grisignano-Ostiglia, ancora di proprietà di Rfi, è al centro di un accordo con la Regione Veneto e del progetto “Green Tour Verde in movimento” per il completamento della ciclabile da Treviso a Ostiglia. È previsto il passaggio della intera tratta alle amministrazioni locali. gabrielemoroni51@gmail.com

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