Diritto di Cronaca

La roulette dell’Oltrepò: sai quando parti, ma…

Il viaggio verso milano dei pendolari di Stradella e dell’Oltrepò in questi giorni assomiglia ad un parto in un paese poco sviluppato. Ore e ore di travaglio nelle stazioni così come sui convogli fermi, senza informazioni o aiuti, con l’incertezza di riuscire ad arrivare in ufficio o fare rientro a casa. Oggi (il 27 febbraio, ndr) il regionale da Stradella delle 7.19 per Milano è stato cancellato. Il successivo delle 7.55 ha subito una sosta di 20 minuti per guasto ad un passaggio a livello. Simona Vercesi, Stradella

Un passaggio a livello, aggiunge nella sua mail la pendolare oltrepadana, da tempo nostra affezionata corrispondente, che è “solito guastarsi in caso di infinitesimali modifiche delle condizioni ambientali”. Non ha avuto miglior sorte il terzo treno della mattinata “nera”, quello delle 8.55. «È stato cancellato nella tratta Stradella-Bressana perché tanto, se sei viaggiatore dotato di regolare
abbonamento/biglietto pagato, vorrai pur fare 20 km in auto per raggiungere il treno e fruire del servizio!».«Ogni settimana - prosegue la mail - la scusa per i disagi viene aggiornata: il gelicidio, la forte pioggia, il gelido Burian e poi verrà la volta del caldo eccezionale, dell’afa impossibile e chi più ne ha più ne metta. Il tutto condito dallo stucchevole quanto peloso interesse dei candidati alle regionali che sui social manifestano la loro vicinanza al problema per poi scordarsene puntualmente una volta eletti. Nella Lombardia vantata come il traino del Paese, ancora oggi possono volerci
anche due ore per coprire un percorso di 50 km su rotaia». Due ore per coprire una distanza di 50 chilometri sono un brutto record negli annali di malarotaia. Allora non è un caso che la Stradella-Pavia-Milano sia una delle 13 linee (tredici su 40, no comment) che nel mese di dicembre 2017 non hanno rispettato lo standard di affidabilità previsto dal Contratto di servizio. Gli abbonati
possono acquistare l’abbonamento mensile di marzo con lo sconto del 30 per cento, oppure, nel caso di abbonamenti annuali, potranno richiedere il bonus alla scadenza di validità. Mentre Simona Vercesi era all’inseguimento di treni fantasma, i suoi colleghi pendolari sparsi in Lombardia combattevano sulla Domodossola-Gallarate-Milano, P. Ceresio-Varese-Gallarate-Milano, Chiasso- Como-Monza-Milano, Chiavenna-Colico, Lecco-Bergamo-Brescia, Bergamo-Carnate-Milano, Brescia-Piadena-Parma, Brescia-Cremona, Alessandra-Mortara-Milano, Mortara-Novara, Voghera-Piacenza, Lecco-Carnate-Milano. Ma questo è uno di quei casi in cui il mal comune non è un mezzo gaudio. Per nulla. Perché non è soltanto un episodio,  circoscritto a una mattina sfortunata, ma un problema generalizzato. gabrielemoroni51@gmail.com

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