Diritto di Cronaca

L’alta velocità è partita, io sono rimasto a Sesto

Dovevo andare a Roma con il Frecciarossa delle 8. Prendo il Sondrio-Milano con arrivo previsto alle 7.40. Venti minuti in un Paese “ferroviariamente” evoluto dovrebbero bastare per la  coincidenza. A Monza controllo sull’app di Trenord: abbiamo 8 minuti di ritardo ma compatibili con la mia coincidenza. Arriviamo a Sesto San Giovanni e il treno si ferma. Penso che sarà il solito regionale davanti; di solito, comunque, si procede anche se piano. Penso che farò una corsetta per non perdere la coincidenza, non dovrebbero esserci problemi, conosco le scorciatoie. Ma il treno non riparte. Giorgio Dahò, Lecco 

Sarebbe anche troppo facile, leggendo il racconto di questo viaggio allucinante (per la cronaca siamo a martedì 10 aprile), dire che la sfortuna perseguita il pendolare anche quando va in  trasferta. Ma non si tratta solo si sfortuna. Ecco come prosegue la mail di Giorgio Dahò dal momento in cui, a Sesto, si arresta il treno che dovrebbe scodellarlo a Milano, dove deve imbarcarsi
su un Frecciarossa per Roma. «Dopo qualche minuto ci fanno passare avanti un Tilo per la Centrale, sulla stessa banchina. M’insospettisce perché se c’è un problema sulla linea, non ha senso far passare avanti un treno. Nessun avviso, nessun annuncio. I pendolari cominciano a scendere dal treno. Il segnale è rosso, si va tutti verso la metro. Per me, ormai, il Frecciarossa è andato e anche l’appuntamento. Impossibile, ormai, cambiare il biglietto e comunque arriverei a Roma troppo tardi per l’appuntamento. In metro riguardo l’app di Trenord e scopro che il mio treno è stato soppresso da Monza a Milano Centrale, anche se la corsa è finita a Sesto ... Boh, e la geografia? Bastava fermare quel Tilo che, scientemente, ci hanno fatto passare davanti. Morale: con i servizi di Trenord puoi trovarti letteralmente a piedi, senza alcuna informazione e perdere così impegni importanti. A cosa serve l’Alta Velocità se rimaniamo vittime della Bassa?». Come viene rovinata una giornata di viaggio e di lavoro. Un treno di pendolari che si arresta per dare la precedenza a un altro. Il treno soppresso. L’app di Trenord che informa in maniera, per così dire, singolare. Nessun
avviso. La mail di Giorgio Dahò pare il concentrato delle lamentele che riceviamo regolarmente dai pendolari. E come abbiamo detto, non è soltanto  fortuna. Per concludere (e senza intenti consolatori) informiamo Giorgio e tutti i pendolari che fino al 16 settembre, tutte le domeniche e nei giorni festivi, sono attivi i “Treni del mare” di Trenord. Partenze da Milano, con fermate
a Porta Garibaldi, Lambrate, Rogoredo e Pavia; da Bergamo, con fermate a Verdello-Dalmine e Treviglio Ovest; da Gallarate con fermate a Busto Arsizio, Legnano e Rho Fiera; da Lecco, con fermate a Carnate, Monza e Sesto. Raggiungono la Riviera di Ponente e quella di Levante con corse dirette, senza cambi. gabrielemoroni51@gmail.com

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