Mihajlovic, a dispetto di quanto auspicato, non ha schierato la miglior formazione possibile. Honda, Montolivo e Zapata, vorrei non vederli più in campo. Il primo si applica diligentemente stando ben attento a non strafare, Zapata fa quel che può mentre il capitano gioca una partita scadente, almeno per quello che sarebbe lecito aspettarsi da lui. Copre abbastanza bene la difesa ma è impalpabile in fase di costruzione. Sbaglia quattro passaggi nei primi 10 minuti, poi porta in avanti dei palloni senza riuscire a vedere in anticipo un movimento o ispirare un compagno.
Gli undici in campo però sono più che sufficienti per dominare un Carpi intimidito nei primi 45 minuti. Quello che non vede Montolivo lo vede Niang che ispira Bacca nel primo gol. Il colombiano ricambia dopo pochi minuti andando via in velocità sulla sinistra e servendo Niang in un’azione di ripartenza. Al minuto 24 la partita è virtualmente finita con il doppio vantaggio e gli emiliani incapaci di impensierire Abbiati.
Nel secondo tempo il Milan rallenta e compie una leggerezza che avrebbe potuto far venire un po’ di patema. Su calcio d’angolo Montolivo sbaglia nel voler intervenire sulla respinta invece che temporeggiare, il Carpi riparte veloce, i due rossoneri rimasti a difendere, Bonaventura e Honda, non sono fulmini e così al minuto 50 la partita è virtualmente riaperta. Di fatto il Carpi non è mai pericoloso ma il Milan non la chiude. Compitino concluso, turno passato e ora semifinale contro Spezia o Alessandria.
Le partite importanti saranno però le prossime tre di campionato contro Fiorentina, Empoli e Inter, tre squadre in lizza per l’Europa.
Dopo la cessione di Adriano, della quale ho scritto ieri, rimbalzano le voci di mercato. Si è parlato di Borriello, poi di El Shaarawy e anche di una misteriosa offerta milionaria dall’Inghilterra per Bacca (40 milioni!). Tutte infondate ma nel mercato ci sta. Spero cessino, nonostante la partita brillante per soli 45 minuti, quelle legate alla panchina. Ora non si devono sbagliare approcci e determinazione nelle prossime tre partite. Che i giocatori dimostrino l’attaccamento a Mihajlovic e alla maglia. L’Europa è a pochi punti e, con la rosa al completo e la giusta convinzione, si può provare ad arrivare alla Champions.