Il Milan!

Chievo – Milan 1-4: solo per il morale

Statisticamente non si può sempre perdere. Una vittoria rotonda quella di Verona con il Chievo che può dare morale e poco più.
Se con la Sampdoria era doveroso vincere con il Chievo era obbligatorio. Troppo il divario tecnico con la squadra di Maran che, seppure volenterosa, ha mostrato i limiti ovvi di una società sana ma che ambisce a salvezze tranquille, non certo all’Europa. Bello il tifo clivense, molto diverso da quello dell’Hellas.
Ora Montella parlerà di atteggiamento giusto e partita giocata bene. Ebbene, l’atteggiamento dovrebbe essere scontato ma il bel gioco dalla tribuna del Bentegodi (rimasto a Italia 90!) proprio non si è visto.
La formazione con punta unica, pupillo Kalinic al solito, ha sortito la prevedibile penia in avanti. Sono arrivati quattro gol ma, nel primo tempo, finito 2 a 0, le uniche perle sono arrivate dai piedi di Suso. Solita azione dello spagnolo che si accentra e tira. La prima volta centrando la porta (perché sia andato a esultare sotto la curva del Chievo è un mistero) mentre la seconda incappando nella deviazione di Cesar (altrimenti la palla probabilmente sarebbe arrivata a Kalinic). Oltre a questo qualche traversone dalla sinistra, fascia nella quale Calabria, schierato largo nella difesa a quattro, aveva possibilità si scorrazzare. Problema? In mezzo il solo 7 croato che non ne ha presa una, delle poche efficaci arrivate in mezzo.
Anche la ripresa non è stata spettacolare. È arrivato il raddoppio di Calhanoglu su ripartenza veloce dopo azione fantozziana dei veronesi in area rossonera. Il Chievo ha provato a rimettersi in partita al 61, gol di Birsa da fuori (che Montella quando parla di atteggiamento guardi anche quella nell’azione del gol di Birsa) ma poi si è sgonfiato quattro minuti dopo al quarto gol del Milan. Autore Kalinic che al centesimo scatto nello spazio finalmente è stato servito e l’ha messa. Probabilmente André Silva fa il movimento meglio, o è più simpatico, perché riceve la prima imbucata dopo un minuto di presenza in campo, bella la parata di Sorrentino. Il portoghese ha fatto vedere qualche buona giocata e per me resta un mistero enorme il perché non sia titolare con Kalinic o Cutrone.
Sabato arriva la Juventus e servirà un bel po’ di fortuna perché siamo molto inferiori e sperare che qualcosa cambi è utopia.

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