Il Milan!

Milan – Torino 0-0: non si esprime gioco, altro che miglioramenti

Montella schiera le due punte per la partita casalinga con il Torino. È dal 20 settembre che il Milan non segna in casa e l’Aeroplanino spera che inserendo due attaccanti la situazione possa cambiare. Se però fosse sufficiente inserire degli attaccanti per segnare si giocherebbe a quattro punte e il problema sarebbe risolto. Il calcio, per definizione, è un gioco e come tale ne richiede lo stesso. Il gioco si esprime attraverso le idee, quelle che ti trasmette l’allenatore e mancano negli 11 rossoneri. L’aspetto che mostra in maniera evidente la penia di organizzazione di gioco offensivo è il ricorso ai lanci lunghi. Qualsiasi giocatore abbia avuto la palla tra i piedi sino alla zona del centrocampo si è sistematicamente rifugiato nel lancio verso le due punte. Silva e Kalinic dapprima e Cutrone nel finale si sono dannati per controllare palloni pressati dai difensori granata per poi, sempre, appoggiare indietro. Bonaventura è stato imbarazzante, mai un’idea o uno spunto. Non da meglio Montolivo spesso fuori dal gioco invece che esserne illuminante.
Penso però sia inutile puntare il dito contro qualche giocatore. Il vero problema è la mancanza di idee e di collettivo. Quando un uomo ha la palla invece di avere compagni intorno che si propongono dando alternative di gioco si trova solo con maglie amiche lontane. 20 punti dopo 14 partite, sei dall’Europa League a pari con il Bologna di Donadoni, uno che a Berlusconi non piaceva, a me sì.

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