Il Milan!

Rijeka – Milan 2-0: prendi Zapata, ad esempio

Gattuso aveva dichiarato chiaramente che la trasferta in Croazia era più simile a una noiosa vacanza piuttosto che l’occasione per dimostrare qualcosa. La dichiarazione, non verbale, è stata lampante guardando i convocati e gli 11 in campo con il Rijeka, mai visti in campo insieme e difficilmente schierati domenica con il Bologna.
A onor del vero alcuni giocatori dovrebbero avere velleità da titolare: Calabria e Antonelli, Biglia e Locatelli, Cutrone e Silva. Ebbene, solo Antonelli è parso essere a un livello vicino al minimo sindacale per poter essere tra i titolari. Eppure in queste occasioni, ovvero quando si viene schierati per una “prova”, non si dovrebbe dare il 110%? Forse lo hanno pure fatto.
Direi che Zapata, oggi capitano, è l’esatta foto del Milan attuale. Non si tratta di un processo al 17 rossonero bensì un’interpretazione della forma generale attraverso i suoi gesti.
IN CONFUSIONE: sin dal lancio della monetina quando dopo aver dato la mano all’avversario stava andando via senza salutare, come da rituale che conoscono anche i bambini delle elementari, i cinque arbitri.
FUORI CONDIZIONE: una delle caratteristiche di Zapata è la velocità. Tutti gli allenatori che lo hanno schierato in passato hanno puntato su questa peculiarità e lui stesso ne è consapevole al punto da dichiarare di non temere gli uno contro uno con nessuno. Ebbene, è stato superato diverse volte, la prima al minuto 7, quando neppure poteva avere la scusa della stanchezza.
SLEGATO DAI COMPAGNI: l’esempio è il gol del raddoppio del Rijeka (che era passato in vantaggio su punizione nel primo tempo). Calabria viene saltato dall’avversario e Zapata è lontanissimo senza la minima intenzione di accorciare. Prova a correre ai ripari ma oramai è in ritardo. Nessun aiuto al compagno e nessuna ipotesi di raddoppio.
SENZA IDEE: la confusione è anche nella testa di Gattuso, o forse sono io a non capire. Fa giocare la squadra a tre senza Bonucci. Nessun centrocampista offensivo né trequartisti. Giocatori, vedi Locatelli, fuori ruolo. Squadra che inizia a tre e poi passa a quattro. Cambio Zanellato / Abate con in campo tre centrali (Paletta - Romagnoli - Zapata) e tre terzini (Antonelli - Calabria - Abate) alcuni prestati a centrocampo.
CONCLUSIONI: Gattuso per ora non ha dato alcun apporto. Dal punto di vista motivazionale è stato castrato da una condizione fisica imbarazzante della rosa. Era intuibile e l’allontanamento del preparatore di Montella probabilmente non era solo la ricerca di un capro espiatorio. Sotto l’aspetto pratico nemmeno. Ringhio ha copiato e incollato pedestremente modulo e uomini di Montella. Diamogli tempo.
La probabile risposta negativa dell’Uefa al gentlemen agreement non deve né può essere una scusa. Ci sono già passate diverse squadre, tra le quali Inter e Roma.
Serve un recupero fisico ma probabilmente anche un ritiro, un momento nel quale i giocatori si chiudano in una stanza, si guardino in faccia e decidano di diventare squadra.

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