Il Milan!

Fiorentina – Milan 1-1: caro condottiero, serve una strategia

I grandi strateghi della storia, che hanno portato alla vittoria i propri eserciti, avevano piani precisi. Gattuso probabilmente non sarebbe stato un Caio Giulio Cesare, Toyotomi Hideyoshi o Napoleone perché nel sup gioco mancano idee chiare su come conquistare le partite. Non si vede alcuna idea di come poter segnare un gol se non attraverso un’invenzione di Suso. Lo spagnolo a Firenze è rientrato due volte tirando in porta. Sulla prima conclusione Sportiello ha messo in angolo, sulla seconda ha respinto per il tapin, non facile, di Calhanoglu. Il resto è il nulla. I rossoneri non hanno mai creato occasioni da gol né tirato in porta. Questo neppure cambiando il perno d’attacco, per l’occasione Patrick Cutrone. Il 63 rossonero ha lottato senza aver mai avuto una palla giocabile. Il motivo potrebbe essere l’innesto negli undici di Borini, uno dei peggiori, e Montolivo, tanto bravo in interdizione quanto nullo nell’impostare.
La vittoria nel derby ha sicuramente dato motivazioni ma senza qualità e idee il massimo che si possa sperare è una vittoria casuale. L’ingresso di Calhanoglu per Borini ha aumentato questa qualità e Silva, autore di un dribbling e tiro, ha aumentato il numero di giocatori a cui prestare attenzione. L’azione del gol, nella quale apparentemente i due attaccanti non sono entrati, è invece stata influenzata dagli avanti marcati da altrettanti difensori. Così Calhanoglu è riuscito a passare davanti al proprio marcatore senza trovarsi, come invece spesso accade, un secondo avversario addosso.
Si può difendere ordinatamente ma anche attaccare costringendo la squadra avversaria ad arretrare preoccupandosi di difendere è una strategia. Se si gioca con una sola punta, sempre in inferiorità, e gli esterni lenti che non mettono buone palle in mezzo, per la difesa avversaria la vita è facile.
Napoleone nella Battaglia di Austerlitz fece un capolavoro, riuscirà Gattuso a farne uno analogo nel girone di ritorno?

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