Il Milan!

Spal – Milan 0-4: poker a Ferrara

Ferrara è una bella cittadina. La conosco bene visto che ci vive mio figlio (oggi alla prima trasferta seppur “casalinga”). La città è tranquilla, su misura d’uomo, e negli ultimi decenni ha vissuto senza grandi scossoni. Poi è arrivata la nuova società, dopo anni di schifezze, che lavorando con serietà ha ridato quell’antica dignità che la gente di Ferrara merita. Detto questo, quella di Ferrara per il Milan era una partita da vincere. Il successo è arrivato, rotondo e con una prova migliore rispetto a quella casalinga dell’andata. Certo, il vantaggio dopo pochi minuti di Patrick Cutrone ha facilitato le cose, però certe partite rimangono pericolose, chiedere all’Inter.
Il Milan dopo il vantaggio ha provato a controllare la partita lasciando il pallino della gara in mano alla Spal. Donnarumma è stato autore di un paio di buoni interventi e il palo su punizione di Viviani ha graziato i rossoneri. Può andar bene aspettare dopo essere passati in vantaggio, a patto che ogni tanto ci sia qualche ripartenza veloce. Concetto questo sconosciuto agli uomini di Gattuso che non hanno in Suso, Bonaventura e Calhanoglu delle frecce.
La ripresa è partita in modo leggermente diverso con il Milan più determinato. È aumentato il possesso palla senza però vedere le verticalizzazioni tanto auspicate da Gattuso. La palla ora gira bene da destra a sinistra ma si torna sempre da Romagnoli e Bonucci, se non da Donnarumma. Il secondo gol, sempre di Cutrone, è arrivato proprio grazie a un passaggio in verticale per Suso che, per la prima volta nella partita, è riuscito a rientrare e concludere in modo efficace. Respinta di Meret e tapin, doppio, di Cutrone. Poi sono pure arrivati il gol di Biglia, finalmente metronomo del centrocampo, e Borini nel finale.
Il poker sicuramente contribuisce a aumentare l’autostima alla partenza di un filotto di partite ravvicinate e importanti. Domenica si gioca il primo dei tanti scontri diretti, quello con la Samp. C’è da cancellare la sconfitta dell’andata, come già successo con la Lazio. Il quarto posto è ancora lontano ma oggi giochiamo meglio di molte altre squadre che ci stanno davanti

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