Il Milan!

Juventus – Milan 3-1: sarebbero serviti 90 minuti a tutta, 60 non sono stati sufficienti

60 minuti di buon Milan non possono bastare per fare risultato all’Allianz Stadium. Nella prima ora di gioco la partita è stata equilibrata con un possesso di palla poco produttivo per il Milan e un’attesa con tentativi di ripartenze della Juventus. I Bianconeri sono passati in vantaggio con Dybala che si è fatto trovare libero tra le linee e colpendo dalla distanza. Non era servito il campanello d’allarme di Higuain, stessa situazione pochi minuti prima. Il primo quarto d’ora avrebbe mostrato lo stato mentale della Juve dopo lo stop di Ferrara. Ebbene, complice la poca reattività nel leggere le situazioni, l’umore è stato rinfrancato. Il Milan ha tenuto maggiormente la palla ma non ha creato tante occasioni, anche complice l’ottima organizzazione difensiva juventina. Silva ha sbagliato il colpo di testa del pareggio che invece è stato ottenuto da Bonucci su calcio da fermo.
Suso avrebbe dovuto fare la differenza, invece non ha saltato mai l’avversario e dal suo piede non sono partite azioni pericolose. Bonaventura è il solto giocatore impacciato e lento che mal si trova con Calhanoglu che ha colpito la traversa nella ripresa con il risultato ancora in pareggio. Su questo episodio è finita la partita, almeno quella del Milan.
Allegri ha cambiato e così anche Gattuso che ha tolto Silva, leggerino, optando sorprendentemente per Kalinic. Stupore e incredulità nel vedere rimanere a bordo campionato Cutrone. Il croato ha perso il primo pallone che ha toccato e ha commesso un fallo in zona pericolosa la seconda volta che è entrato in un’azione.
Le squadre al 65mo hanno rallentano e, mentre la Juve può permetterselo per una maggiore varietà di giocate, il Milan è andato in difficoltà. Così su una ripartenza sulla sinistra è arrivata una palla in mezzo che ha attraversato tutta l’area trovando Quadrado libero di colpire di testa.
Purtroppo dovremo continuare a vedere in campo Rodriguez, autentico uomo in meno nelle ultime settimane. L’alternativa potrebbe essere Borini... un disastro in ogni caso.
A 20 minuti dalla fine era chiaro che i rossoneri non avevano più energie fisiche e mentali per provare a riacciuffare il pareggio. Le squadre si sono allungate e nel finale è arrivato il terzo gol della Juve con Kedhira, imbeccato da Duglas Costas.
Il pareggio sarebbe sicuramente stato un risultato giusto ma i se non fanno le partite. La Juve ha confermato di essere più forte e più cinica e il Milan i propri problemi in fase realizzativa.
La sconfitta a Torino non è un dramma anche se complica la rimonta verso il quarto posto. Mercoledì c’è il derby che, in caso di vittoria, potrebbe riportarci a 5 punti dall’Inter quarta. Poi ancora otto partite da giocare tra le quali quella con il Napoli a San Siro e Bergamo. Ora non solo sono banditi gli inciampi, perché non si può parlare di errori per una sconfitta a Torino, ma bisogna sperare in passi falsi (tanti) di chi precede.

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