Il Milan!

Milan – Sassuolo 1-1: le finali non si possono sbagliare

Questa sera nessuno si salva nella disfatta con il Sassuolo. Un pareggio che ha l’odore della sconfitta nella quale ci sono molti colpevoli.
Gattuso, purtroppo è il primo. Il Milan parte bene nei primi 10 minuti creando alcune situazioni pericolose con cross in mezzo. Problema, e primo errore di Rino, l’area è deserta con il solo Cutrone a girovagarci. Due punte sarebbero state certamente una soluzione migliore in un match da vincere. Suso punta poche volte ma al 29 fa ammonire Rogerio. Da quel momento lo spagnolo non ha più provato un uno contro uno. La partita non si sblocca ma i minuti che passano non fanno aumentare adrenalina e ritmo ai rossoneri in campo. Gattuso, già costretto alla sostituzione di Romagnoli con Musacchio, capisce finalmente che bisogna fare qualcosa. Inserisce la seconda punta, Silva, ma a sorpresa lo fa togliendo Abate e lasciando la difesa a tre senza esterni a spingere, anzi Rodriguez è il terzo a sinistra. Il Milan è messo male in campo e sulla prima ripartenza del Sassuolo, Politano tenuto in gioco da Rodriguez, lo punisce.
Lo svantaggio fa gelare San Siro e gli 11 in campo, tra i quali c’è ora anche Kalinic subentrato a Cutrone. Il Milan prova ad aumentare leggermente il ritmo e crea un paio di occasioni ma latitano i cross. Chi dovrebbe farsi carico di prendere sulle spalle la squadra non lo fa. Suso non punge e Bonaventura è snervante: giocate banali e spesso fatte con sufficienza. È questo, a mio avviso, l’errore più grande di Gattuso: aver messo in campo Jack, fuoriforma o introverso (ha fatto commenti scocciati sui fischi ricevuti e potrebbe partire a fine stagione) invece che un sano 4-4-2. Calhanoglu è l’unico che ci mette qualcosa in più ma predica nel deserto. Kalinic, dopo un colpo di testa alto, trova il primo gol in campionato. Il pareggio dà energia a pubblico e giocatori. Il giro palla, sino a quel momento sterile e lento, diventa più veloce. Proprio Bonaventura nel recupero costringe Consigli alla prima vera, e grande, parata del match. Una sola però non è sufficiente. Non si potevano commettere errori, quello di questa sera, con le sconfitte di Roma e Inter, è capitale e ci fa salutare il sogno Champions.

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