Il Milan!

Milan – Benevento 0-1: siamo entrati due volte nella storia

Dopo aver regalato il primo storico punto in Serie A al Benevento era difficile ipotizzare un bis nella partita di San Siro. Invece è arrivata la prima, e ultima, vittoria in trasferta in Serie A. Il Benevento ha subito oltre due gol di media a partita in trasferta perdendo sempre, salvo il pareggio a Sassuolo. 73 gol subiti e molto altri dati che confermano come la squadra campana non sia degna di stare in serie A. Eppure...
Gattuso lascia in panchina la tecnica di Suso mentre l’altra, quella di Calhanoglu è indisponibile. Le azioni pericolose del Milan di Rino sono sempre partite dalle fasce e tolti i due migliori interpreti devi pensare ad alternative. Il mister gioca con 4-4-2 che si sviluppa sempre sulla fascia sinistra dalla quale non arrivano palle pericolose. Rodriguez non crossa mai dal fondo, Cutrone e Silva si muovono come se giocassero a due sport diversi. La difesa, con Zapata al posto dell’indisponibile Romagnoli, non corre quasi mai pericoli, anche se ogni tanto va in affanno, ma basta un’occasione al 29 per far passare il Benevento in vantaggio.
Il Milan soporifero, che passeggia in campo, prova a svegliarsi. Gattuso come ultimamente è già capitato fa una mossa strana mettendo la squadra 4-3-3 con Cutrone esterno a sinistra estraniato, non essendo El Shaarawy, dal gioco. Dopo tre minuti nel secondo tempo il mister capisce che non c’è da scherzare e inserisce Suso, voglioso di dimostrarsi salvatore della patria. Però al Milan latitano le idee in avanti. Capitano delle occasioni, compresa la traversa di Kessie, che però sono legate a invenzioni individuali. Mai un’azione frutto di un’idea precisa o un movimento preparato in settimana. I cross spesso sono facilmente intercettati anche perché l’area è divisa male dai rossoneri. Mai un uomo sul primo palo ad anticipare i difensori. Inoltre i tiri da fuori sono imprecisi o deboli. 9 tiri in porta servono a poco se somigliano a quelli dei bambini dei pulcini. Certo, i rimpalli e le occasioni non sono mai condite da un pizzico di fortuna che però con il Benevento non dovrebbe servire.
Il Milan è lento, nessuno si muove senza palla e non ci sono proprio le idee. Molti uomini in campo sono bolliti e altri non hanno qualità. Male ancora Bonaventura, stanco ma sempre in campo, lento Biglia, che spesso ha poche alternative causa compagni fermi come le statuine del presepe, confuso Kessie e imbarazzanti Borini e Rodriguez. Silva ha sempre giocato da solo, Cutrone solo volenteroso, Kalinic mai preso una palla.
Serve una nuova ultima carica di energie e spirito di sacrificio collettivo perché altrimenti diventa difficile entrare anche in Europa League

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