Il Milan!

Atalanta – Milan 1-1: Europa raggiunta

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Dopo aver visto il Milan con il Verona e l’Atalanta con la Lazio, solo sette giorni fa, la Dea partiva da grande favorita. Alle due prestazioni, che hanno mostrato gioco così differente, si sono aggiunti 90 minuti di Coppa Italia giocati mercoledì. Il pareggio di Bergamo è quindi un successo ma il modo nel quale è arrivato lascia l’amaro in bocca.
L’aspetto positivo nella prestazione dei rossoneri è la mentalità, con un tentativo di reazione dopo la pesante sconfitta con la Juventus. A questa possiamo aggiungere una buona fase difensiva, almeno per 92 minuti. Gasperini, in tribuna per squalifica e giustamente osannato dai tifosi, rinuncia a Ilicic per i primi 55 minuti. Il Milan gioca un buon primo tempo nel quale tiene palla, fa gioco, aggredisce alto ma, come sempre non crea occasioni da gol. I due portieri non sono mai impegnati, in compenso i nerazzurri sarebbero potuti passare in vantaggio durante un’azione con ben tre tiri dall’area ribattuti dai difensori.
Nella ripresa l’Atalanta gioca con maggior piglio ma è il Milan a passare in vantaggio grazie a un preciso tiro di Kessie. Le occasioni del Milan, una sino a quel momento, finiscono lì. In compenso la squadra controlla bene e, grazie anche al nubifragio caduto per tutti i 94 minuti (incredibilmente ha smesso poco dopo il triplice fischio) pare poter conquistare vittoria e sesto posto matematico.
Le due squadre restano in dieci, dopo apro una parentesi sull’arbitro, l’Atalanta attacca e il Milan prova a ripartire sbagliando puntualmente le scelte. Non importa si tratti di Calhanoglu, oggi non in partita, Montolivo, Suso, Bonaventura, Kalinic o Locatelli: mai un movimento giusto e uno scambio che permetta di concludere pericolosamente.
Masiello, ammonito al minuto 13 e mai puntato per provare a metterlo in difficoltà, segna di testa il gol del pareggio. Male Calhanoglu (non aiutato) che permette a Ilicic di crossare, male la difesa e anche Donnarumma che avrebbe potuto fare meglio.
Con il pareggio è arrivata la matematica qualifica per l’Europa League: il minimo sindacale. Domenica una vittoria casalinga con la Fiorentina consentirà di evitare i preliminari, altrimenti bisognerà vedere cosa succederà a Cagliari dove giocherà l’Atalanta.
Parentesi arbitro: Guida ha gestito la partita in un modo allucinante ammonendo ed espellendo giocatori come se i 22 in campo si fossero picchiati per 90 minuti! 11 ammoniti e due espulsi danno una fotografia del match come non è stato. Tante le cose inspiegabili. Ad esempio espelle Toloi reo di averlo applaudito per avergli mostrato il giallo per un fallo su Bonaventura. Il brasiliano è certamente ingenuo ma non mi spiego il criterio per il quale ai calciatori sia permesso mandare letteralmente “affanculo” gli arbitri ma non applaudirli ironicamente. Rosso diretto a Montolivo a 15 dal termine per la gamba che si alza, causa il pallone, in un tackle con Gomez. Ma sono infiniti, da una parte e dall’altra, i cartellini mostrati esageratamente per interventi nei quali i giocatori hanno tentato di prendere il pallone. Un arbitraggio scadente che, fortunatamente, non ha innervosito giocatori e tifosi.

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