Il Milan!

Sentenza UEFA: Milan fuori un anno dalle coppe! Questo non è calcio!

in Sport

Un tempo il calcio era fatto di partite che esprimevano risultati sportivi. Oggi è meramente economia e politica.
Nella vicenda che ha portato l’esclusione dalle coppe ci sono tante cose che non conosciamo e pochi, ma incontrovertibili, fatti.
Innanzitutto è importante sottolineare ancora una volta che il Milan è entrato nel mirino della Uefa non per la gestione attuale ma già tre/quattro anni fa quando al posto di comando c’era Silvio Berlusconi.
Si è molto discusso sulla vendita della società e un closing diventato una soap opera. Non si sa nulla di Mr. Lee, ovvero: sappiamo che non è un industriale e non è un personaggio della finanza. Sappiamo però che ha sempre trovato i soldi (seppur non sempre nei tempi). Sappiamo che un fondo gli ha dato delle garanzie e che sinora, seppur con qualche suspence, ha onorato gli impegni. Sappiamo anche, dall’Uefa, che la gestione economica non è stata lineare. Proprio come quella di Roma, Inter, PSG e moltissime altre società europee. Allora mi chiedo. Ma l’Uefa di cosa si occupa? Se un fondo garantisce 300 milioni di euro avrà fatto dei controlli? Se gli stipendi vengono pagati puntualmente non significa che sinora la società è seria? Se la stessa sta onorando i propri impegni economici non vuol dire che il progetto è nella giusta rotta?
Per l’Uefa oggi il Milan è la peggior società in Europa, lo dice la sentenza. La disparità di trattamento rispetto ad altre società però è lampante e ritengo, magari sbaglierò, che il ricorso al TAS verrà accolto e un organo non politico restituirà al Milan ciò che è del Milan ed è stato conquistato sul campo con il pareggio a Bergamo e la vittoria casalinga con la Fiorentina.
L’Uefa cerca chiarezza? Bene. L’unico che potrebbe dare delle risposte chiare è Silvio Berlusconi. In fondo fu lui a dichiarare che avrebbe venduto il Milan a persone affidabili in grado di rilanciarlo. E allora vedete che torniamo alla premessa? Le risposte che ci si aspetterebbe dall’ex presidente sarebbero di tipo economico e politico. Di quelle sportive l’Uefa non ha bisogno.

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