Il Milan!

Super Leonardo: arriva anche Maldini!

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Leo che viene e Leo che va...

Ok, lo ammetto. Ero stato uno di quelli che aveva sparato a zero su Leonardo de Araujo quando era andato all’Inter. Mi ero unito al coro del Gattuso giocatore.

A mio avviso l’errore però era da imputare a Berlusconi che gli aveva tolto la cravatta da dirigente dandogli la possibilità di sedere in panchina. Esperimento miseramente fallito con però il virus dell’allenatore che aveva infettato Leo, al punto di fargli accettare la panchina dei “cugini”. Esperimento rifallito e ritorno ad indossare la cravatta.

Ebbene ho accolto il ritorno in società con in pizzico di ritrosia, svanita dopo la prima conferenza stampa. Leo un’altra testa, uno stile infinito e una competenza da grande dirigente. In una settimana ha portato in rossonero Higuain e Caldara assecondando la voglia di bianconero dell’altro Leo: Bonucci.

Per contro avevo accolto con esaltazione l’arrivo dell’ex juventino anche se perplesso dalla sua arroganza. Il numero di maglia tolto a Kessie, la dichiarazione di spostare gli equilibri e l’investitura da capitano. Questo moltiplicato per le difficoltà iniziali avrebbero giustificato un pentimento (con Montella incapace di gestirlo). Ora no. O meglio, si comprendono i malumori negli spogliatoi, confermati peraltro da Suso. Bonucci si è sentito a disagio con una maglia così pesante addosso e una fascia indossata da giocatori ai quali, senza nulla togliergli, potrebbe legare gli scarpini. Sicuramente è stato utile alla crescita di Romagnoli, per il resto non lo rimpiangeremo. Anzi, mi divertirà osservare le reazioni dei tifosi bianconeri...

Torniamo al nostro Leo. Già promosso a pieni voti in attesa dell’ultimo innesto chiesto da Gattuso per il centrocampo. Pare sarà Rabiot, sarebbe più di una ciliegina di una torta che meno di un mese fa non aveva neppure un ingrediente. E pare che ci sia anche un’ottima bollicina ad accompagnare il dolce: il ritorno in società di Maldini! Leonardo è già riuscito a fare, con poche disponibilità economiche e la scure del fairplay finanziario, a fare un capolavoro.

La mia unica perplessità è legata a Gattuso. Sia chiaro, adoro Rino. Una persona che meriterebbe di essere Presidente della Repubblica! Quello che bisogna capire è se riuscirà a dare un gioco che produrrà frutti in termini realizzativi. Tradotto: la penia di gol dello scorso anno in parte penso sia imputabile a lui. Gattuso però è un gran lavoratore e la sua umiltà gli permetterà di colmare eventuali lacune.

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