Il Milan!

Inter – Milan 5-1: c’è qualcosa nel bicchiere?

Quinto derby perso di seguito. Se vogliamo cercare dei lati positivi possiamo dire che a livello di gioco non siamo stati dominati. Un buon possesso palla specie nel primo tempo con alcune trame interessanti.

Fine delle buone notizie. Pioli come sempre è stato irriso da Inzaghi che se lo è mangiato tatticamente. L’approccio diverso non ha sortito un risultato diverso dagli ultimi quattro derby: gol  preso entro i primi 10 minuti. A quel punto la partita si è messa alla perfezione per l’Inter. 11 uomini dietro la palla e ripartenze letali.

La differenza sta in primis nella rosa. I quattro centrali dell’Inter, Acerbi, Bastoni, Pavard e De Vrij da noi sarebbero tutti titolari. Unico rammarico non aver preso Acerbi lo scorso anno. Thuram, altro giocatore che ha sottolineato la superiorità dei dirigenti nerazzurri, va al doppio della velocità di Kjaer e Thiaw. Quest’ultimo difende palla sull’azione del primo gol piuttosto che fare qualsiasi altra cosa. Una decisione che avrebbe potuto prendere anche Tomori, più veloce ma non certo più acuto. Quando hai uno dei portieri più forti al mondo e prendi così tanti gol qualcosa non funziona. Le cinque sberle di questa sera sono eccessive ma non lasciano spazio a recriminazioni.

Personalmente il Calabria che diventa centrocampista e a volte regista non mi piace. Che pensi a difendere, visto che anche in quello non sempre è impeccabile. I nuovi arrivi, intendo quelli che siedono in panchina, per ora sono in ritardissimo. Abbiamo comprato tanto ma tutte scommesse che, per la legge dei numeri, non posso essere tutte vincenti. Diciamo che forse qualche certezza sarebbe stata utile. Parliamo di una punta che possa sostituire Giroud, per ora ancora manca perché Jovic è un mistero e non una prima scelta.

Non voglio essere il tifoso disfattista che elogiava la squadra due settimane fa e ora getterebbe tutto via. Questa sconfitta fa malissimo ma il progetto va portato avanti. La differenza con l’Inter era ancora nota, ora bisogna lavorare perché ci sono tanti appuntamenti per riscattarsi subito. Si torna in campo in Champions in un girone complicato nel quale non si può sbagliare. Il campionato è lungo e la realtà fotografa un Milan che deve ambire ad arrivare nelle prime quattro, impresa già non scontata.

comments powered by Disqus