Il Milan!

Atalanta – Milan 3-2: l’assenza è delle idee

Il problema del Milan non è solo la mancanza dei giocatori infortunati. Quella vera, più profonda, è legata alle idee. Pioli ha riproposto Hernandez centrale ma, per cercare di confondere la squadra di Gasperini, che è solita giocare uomo contro uomo, accentra Florenzi in fase di costruzione portando largo Theo. L’Atalanta pressa sulla trequarti e il Milan fa un possesso sterilissimo fuori dalla propria area. Mai una verticalizzazione, mai che un taglio venga premiato o un passaggio che premi un movimento. Sempre banalità, sempre ritardo nell’intento o imprecisione.

E poi le conclusioni. Avete visto tirare in porta Reijnders, Calabria, Pulisic. Uno che sapeva tirare lo avevamo ma per 500 mila euro lo abbiamo lasciato andare all’Inter.

Ogni volta che l’Atalanta attacca dà la sensazione di pericolosità, quando lo fa il Milan di casualità.

E poi le amnesie. Il primo gol atalantino su dormita della difesa su fallo laterale e tiro di Lookman deviato. Sfortuna? Non so, non è la prima volta mentre mi pare che Juve o Inter, squadre che sanno difendere, di deviazioni ne abbiano poche. Il pareggio arriva a fine primo tempo su corner, quasi un miracolo. A mio avviso c’era un fallo per l’Atalanta nell’azione che ha portato al corner ma questa sera La Penna ha sbagliato tanto, su entrambi i fronti.

Nella ripresa Gasperini sistema i suoi e la Dea parte prendendo le redini del gioco. Arriva il raddoppio, ancora di Lookman, su assist di De Ketelaere, spostato a sinistra. Ecco, a proposito del belga. Sicuramente ha problemi di personalità. Si mangia un gol in apertura e potrebbe farne un altro nella ripresa. Però è nel gioco e nella posizione giusta dà il suo contributo, cosa mai vista nella gestione Pioli. La mossa della disperazione, Jovic in campo insieme a Giroud, porta i frutti sperati con il serbo che appoggia in rete l’assist di Pulisic, tra i migliori in campo.

Adli viene mandato in campo atte dal termine mente prima abbiamo rivisto Bennacer, il vero è unico illuminato nel centrocampo.

Il gol della vittoria arriva con il Milan in 10 per l’espulsione di Calabria, doppio giallo giusto, con Miranchuk che scherza i difensori in area e serve Muriel, uno che sa cosa fare con il pallone e fa il panchinaro a Bergamo, che di tacco fa un golf pazzesco.

La sconfitta è giusta, sacrosanta. Senza se e senza ma. L’Atalanta avrebbe potuto fare cinque gol è solo i miracoli di Maignan è i loro errori di precisione ci hanno graziato. Il Milan ne ha fatti due, il massimo perché quelle sono state le occasioni create. Sono già quattro le sconfitte in stagione però per arrivare quarti la media è giusta. Così saranno contenti gli azionisti americani, bilancio a posto e accesso in Champions a fare figuracce.

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