Il Milan!

Empoli – Milan 0-3: niente brindisi

Sassuolo, Cagliari e ora Empoli. Tre partite da vincere a cavallo delle Feste. I successi, 8 gol fatti e uno subito, sono confortanti, specie osservando l’andamento.

Vero, i neroverdi sono altri livello rispetto al Cagliari in versione coppa e l’Empoli.

La vittoria in Toscana segna però sia il ritorno al successo lontano da San Siro che quello a una partita senza sofferenze.

Nove punti dall’Inter al termine del girone di andata sono tanti e non importa se ai Nerazzurri sia andata bene in più di una circostanza.

I giovani, Jimenez su tutti, stanno crescendo ma noi tifosi vorremmo ben altro rispetto all’attesa delle stelle del futuro.

La società sta confermando la mancanza di volontà nel creare una squadra vincente. Nessun acquisto al di fuori dei “se ci saranno occasioni”, così come sé queste fossero lì ad aspettare i nostri algoritmi. Inoltre si colgono opportunità per fare cassa piuttosto che creare uno scheletro ben definito sul quale costruire qualcosa. Prendere proprio Jimenez. Giovane interessante, il Milan può riscattarlo dal Real a fine stagione per cinque milioni salvo che poi le Merengues potranno riaverlo nei due anni successivi  per qualche milione in più. Esito? Plusvalenza, conti felici ma necessità di cercare un altro giocatore.

Io preferisco la mentalità berlusconiana che era concentrata a costruire una squadra con scheletro solido e definito alla quale apportare qualche modifica per rafforzarsi ogni anno.

Oggi a Empoli i giocatori si sono mossi di più rispetto alle scorse partite. Così è stato più semplice fare le giocate e trovare i compagni per costruire. Per il resto troppo poco l’Empoli per giudicare.

La riprova tra qualche giorno a San Siro con l’Atalanta in Coppa Italia.

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