Il Milan!

Monza – Milan 4-2: il turnover servirebbe in società

Pioli fa l’esperimento e lo fallisce. Il Monza gioca in 12, perché l’arbitro Colombo ne stecca più di una, mentre il Milan in 8 con Thiaw e Adli imbarazzanti mentre Jovic evanescente.

Il Milan gioca alla solita velocità anti-velox. Tiene palla, palleggia ma mai una verticalizzazione né un passaggio che provi a premiare un movimento.

Il primo tempo viene regalato e il Monza chiude con doppio vantaggio. A onor del vero la partita si sblocca in modo strano. Su palla messa in mezzo da Adli Hernandez viene cinturato da Carboni che si scontra con Di Gregorio in uscita. Ci potrebbe stare il rigore ma la palla respinta arriva in zona Gabbia. Il gioco viene interrotto, giustamente, medicati i brianzoli ma poi la partita riprende con calcio di punizione per il Monza. Sull’azione Thiaw conferma di avere la forma di un esordiente. Due falli, il secondo su Mota in area. Il contatto c’è e Pessina trasforma.

Thiaw sbaglia ancora sull’azione del raddoppio facendosi saltare da Colpani. Il raddoppio è arrivato in chiusura di tempo e così nella ripresa Pioli cambia togliendo Adli, Okafor e Chukwueze rimettendo i titolari Pulisci, Leao e Reijnders. La velocità aumenta ma Jovic, stuzzicato da Izzo, sbraccia dopo esser stato spinto. Colombo viene richiamato al Var e espelle l’attaccante. In dieci il Milan la riprende pure con Giroud e Pulisic ma nel finale arrivano prima il nuovo vantaggio di Bondo e il suggello di Colombo.

Il Monza fatica sempre a segnare ma noi siamo veramente imbarazzanti in fase difensiva. Come la vittoria con il Napoli non serviva a nulla la sconfitta di questa sera ha poco peso ma può dare ulteriore spinta all’Atalanta che, oltre a giocare bene, sarà più fresca. Pioli ancora una volta ha sbagliato cambiando troppi giocatori insieme. In compenso, perché il pesce puzza dalla testa, la sconfitta è anche da imputare alla società perché se non abbiamo una valida alternativa a Giroud e un centrale per attendere la completa ripresa degli infortunati la colpa è dei nostri signori degli algoritmi.

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