L'ora di Religione

Un comandamento per Firenze (da piazza Santa Croce). Betori: “Dio non è un concorrente”

Dopo l'Inferno dantesco deliziato dall'interpretazione e dall'“esegesi” di Roberto Benigni, un comandamento per Firenze. E quello scelto per la città del fiore è “non dire falsa testimonianza”. Sabato 15 settembre, piazza Santa Croce sarà una delle “10 Piazze per 10 comandamenti”, l’evento nazionale promosso dal movimento Rinnovamento nello Spirito in occasione del 40° anniversario della sua nascita in Italia. Firenze sarà collegata dalle 20.30 alle 23.30 ad altre città italiane, a ciascuna delle quali è stato assegnato uno dei 10 comandamenti come tema della serata. In tutte le piazze coinvolte sarà trasmesso il messaggio di Benedetto XVI. In Santa Croce sarà presente il cardinale Giuseppe Betori che, recentemente, ha celebrato la liturgia a Fiesole, per San Romolo, e nel duomo di Pontremoli. In entrambe le occasioni ha sviluppato il tema dell'amicizia di Dio, che con facilità diventa l'escluso dell'estate, in nome di un'idea fittizia di riposo, ma “Dio non è un concorrente”: “... la cultura attorno a noi... vorrebbe identificare in Dio un soggetto antagonista all’affermazione di sé da parte dell’individuo, da percepire quindi come un pericoloso concorrente, da evitare per quanto possibile: come società cancellando i segni della sua presenza, come individui rimuovendolo dalla coscienza che solo così acquisterebbe libertà”. E invece sono “altri i dominatori da cui dobbiamo guardarci: sono coloro che usano i poteri di questo mondo per massificare i nostri desideri e spegnere le nostre vere aspirazioni. Dio non è il padrone dell’uomo”, piuttosto colui al quale “ciascuno di noi può affidare con fiducia la cura delle proprie ferite, il riposo dalle proprie angosce, l’indirizzo dei propri passi”. Viceversa, ha sottolineato Betori a Pontremoli, la presunzione dell’uomo moderno “di bastare a se stesso e di potersi costituire come giustificazione di ogni scelta, è stata però sconfitta dalle sue stesse conquiste, che si sono dimostrate mostri troppo pericolosi per intelligenze impaurite e cuori aridi”. Dall'orgogliosa autonomia si piomba in un senso di sconfitta “o, per lo meno, di esitazione e confusione”. Per troppi uomini e donne d’oggi “Dio resta un rivale di cui sbarazzarsi, per essere totalmente liberi nel determinare le proprie scelte, lasciandosi guidare non da una parola di verità stabile e certa, ma da emozioni e sensazioni continuamente mutevoli”. Ma con Dio si può parlare: nel riposo estivo, l'apertura della Scrittura ricompone fratture, riporta orientamento. Sotto questo profilo, il Centro diocesano di pastorale familiare e Azione Cattolica promuovono un'esperienza per famiglie e adulti dal 18 al 25 agosto a Prato di Tivo-Pietracamela, ai piedi del Gran Sasso. Il tema scelto: 'La quotidianità, il tempo della speranza vissuta'. Alle giornate saranno presenti don Stefano Manetti, don Vasco Giuliani, don Vittorio Menestrina e don Marco Paglicci. Relatori esterni: Daniela Mazzoni e Marco Tibaldi.
Per prenotazioni e informazioni: Centro Diocesano di Pastorale Familiare 055.27.63.731, lun. e mer. 16,00 – 18,30, gio. e ven. 10,00 – 12,30; Cell. 347 2341871. Azione Cattolica: 055 22 80 266, lun., mar., gio., 10,00-12,30; mer. ven.15,30-18,30. Cell. 335.5285540.
Michele Brancale

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