Balagan café, ebrei e musulmani insieme davanti alla sinagoga
Firenze non teme l'incontro, anzi nel suo dna c'è una forza unitiva – l'aggettivo era caro a La Pira – che le consente di essere cornice di crescita umana e culturale, con riverberi che possono andare molto lontano. Anche il Fiorino d'oro conferito al cardinale Giuseppe Betori, al rabbino Joseph Levi e all'imam Izzedin Elzir sigilla questa peculiarità. Qui cristiani, ebrei e musulmani hanno fatto crescere un'amicizia vera che rappresenta se non un unicum, sicuramente un profilo originale, con tratti propri, sedimentati nel tempo grazie alla tenacia di amici e comunità che hanno dato vita ad iniziative non estemporanee. Oggi, in questo solco, accade qualcosa da sottolineare: nel piazzale della sinagoga apre alle 19 il Balagan Cafè per una serata che riunirà comunità ebraica e comunità islamica e altre comunità presenti in città per discutere di convivenza e gettare le fondamenta per un nuovo concetto di cittadinaza. Con la presidente della Comunità Ebraica Sara Cividalli e l'imam Izzedin Elzir, intervengono sul tema l'assessore Sara Funaro (Comune di Firenze), Pape Diaw (Centro studi africani), Mercedes Frias (Prendiamo la parola) e Don Alfredo Jacopozzi (Centro per il Dialogo interreligioso dell'arcidiocesi di Firenze), ed esponenti delle comunità peruviane e georgiane e altre. Per l'occasione il buffet sarà un mix di cucina ebraica ed araba. Anche i buoni sapori fanno amicizia.