La Biblioteca

Andrea Vitali di nuovo in scena. Alla grande

Una provincia lombarda che (forse) non c’è più. Un protagonista, il proprietario di una fornitissima ferramenta che si è fatto da solo, che non legge e che non capisce perché la gente legga. Che non non vuol sentir parlare di “quelli dell’altra sponda“ (i gay). Che sembra la summa di tutti i luoghi comuni di […]

Starnone, ovvero della qualità

C’è una bambina che danza sul balcone della casa di fronte. È una bambina di Milano perché parla bene, senza inflessioni dialettali napoletane. E poi c’è la nonna, la dolcissima nonna che ha un debole per il protagonista: lo coccola, lo indirizza, lo istruisce, lei che istruita non è. E che lo mette in guardia: […]

Il primo amore che non si scorda. Mai

Perché il primo amore non si scorda mai. Per definizione. Per certezza, una delle poche della vita. Ma magari, se lo ritrovi dopo quarant’anni, te sposato lei sposata, non ti viene la tentazione di ricominciare. Macché. Vuoi solo capire, capire perché Luciana sembrava interessata a te, solo a te (che ti chiami Nino Nino) e […]

Amore e morte

Il vento della letteratura tira forte nell’ultimo romanzo di Alessandro Robecchi: Una piccola questione di cuore, edito da Sellerio. Tira forte perché sono pagine dure, aspre, malinconiche e molto altro ancora. Ma prima dell’analisi testuale, vi racconto la trama. Per sommi capi e, lo giuro, senza rivelarvi nulla. Stefano, 22 anni, è il classico ragazzo […]

Gli anni di piombo e un’educazione sentimentale

Un bambino che sta diventando un ragazzo e che sta diventando un uomo. Ha 13 anni. Si chiama Lamberto. Vive in Veneto, in un piccolo paese. Odia le case abbandonate, odia i paesaggi dove non c’è gente. Ama leggere. Ama stare con gli amici, ma è impacciato. Si sente spesso fuori luogo, o meglio inadeguato. […]

Barcellona amore mio

*Perché con le parole si gioca *Perché il surreale è molto reale *Perché l’ironia (anzi: l’autoironia) vince sempre *Perché Lepprince è cinico e calcolatore; ma forse non così cattivo come sembra *Perché Javier Miranda sembra tonto e sfigato ma forse non è così tonto e così sfigato *Perché Maria Coral è una zingara affascinante, ma […]

In fila per tre

    La perdita. Meglio: la non conquista. La paura, le paure. Quelle vere e quelle che ti scavano dentro senza che tu le possa uccidere. La solitudine. Il passato, il presente, il futuro. La perdita, le perdite. I misteri da svelare. La realtà vera e quella immaginata. La ricerca di un perché nelle cose. […]

Hard boiled con tagliatelle

Perché il suo nome è Larry Bo, Bo come Bologna. Perché Larry è bolognese. Perché Larry fa il cronista in un giornale di Bologna. Perché Larry è un tifoso della Fortitudo, monumento del basket cittadino in lotta infinita, perenne e feroce con la Virtus, l’altra squadra. Perché Larry ama (ma sarà vero?) Simona. Perché Simona […]

Simenon, non Maigret

“Una materia terribile e magnifica che mi fa un po’ paura”. La confessione è di Georges Simenon. L’immortale. Perché è scrittore supremo (sul suo carattere abbiamo qualche dubbio, ma non è questo che importa). Perché ha scritto moltissimo, quasi mai fallendo il suo obiettivo. Obiettivo, semplifico volutamente, chiaro e semplice: tenere attaccato alla poltrona il […]

Quell’Italia in bianco e nero

Quando le foto dei giornali erano in bianco e nero perché l’Italia era in bianco e nero. Quando si sparava sparava sparava. Quando l’odio era di massa. O almeno così pareva. Quando bastava essere vestiti in un certo modo per essere aggrediti. Oppure avere i capelli lunghi o corti. Per non parlare delle scarpe. O, […]