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Premi. Il ‘Betocchi-Città di Firenze’ 2012 a Mariella Bettarini

VEDI IL VIDEO Mariella Bettarini con altri poeti a Castelfiorentino (2005)

Firenze, 2 dicembre 2012 – Articolo pubblicato su "La Nazione" del 2 dicembre 2012.

Mariella Bettarini

Premio Betocchi assegnato alla poetessa fiorentina Mariella Bettarini

Reduce da traversie e tristi vicende da «morte annunciata», il Premio Betocchi celebra la sua undicesima edizione. Può farlo grazie all’intervento della Provincia di Firenze che ha capito l’importanza di non interrompere, pur in un’epoca di tagli e limitate risorse, una delle tradizioni letterarie più giuste e qualificanti che la civiltà di Firenze ha espresso. Come cancellare un premio intitolato a quel Carlo Betocchi, che assieme a Mario Luzi fa, in tema di poesia del Novecento, la gloria di Firenze?

È così che dopo aver stilato un invidiabile «albo d’oro» che annovera  tra i suoi nomi quelli di Maria Luisa Spaziani, Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti, Giuseppe Conte, Douglas Lochhead e Patrizia Valduga, il Premio «Betocchi-Città di Firenze» premia adesso la fiorentina Mariella Bettarini per il rilievo della sua opera in versi e insieme per la protratta ed allargata testimonianza a favore della poesia e dei valori umani che la poesia porta con sé: un premio non solo all’autrice di libri come Tre lustri ed oltre e Poesie vegetali, ma anche alla fondatrice di riviste come «Salvo imprevisti» e «L’area di Broca», alla saggista militante, alla traduttrice di Simone Weil, alla patrona di tanti giovani autori pubblicati nelle collane di «Gazebo».

Un riconoscimento che giunge alla Bettarini allo scoccare dei suoi umili e operosi settant’anni, nel nome di quell’umile e operoso poeta che, certo non immaginando quanto oggi accade, scelse nel lontano 1967 alcune sue poesie per «L’Approdo»La premiazione in Palazzo Medici Riccardi domani alle 17 (per scaricare invito).

Marco Marchi 

La metamorfosi

fa' conto che sussista e si valga la mente
d'un umbratile riconoscersi
che le fibre sappiano
la comunione - la chiamata
che moscerini e farfalle
svolino dentro "dal disio" vocati
che la discendenza sia
un discendere e il passato un risalire
che valgano poco (e fiocamente)
attinenze - assonanze - affinità (documenti d'oscuro)
che - benché calma calda la voce - il gelo
sia immisurabile
che (noi sommersi - folgorati - persuasi
spenti) s'emani un principio d'identità
ormai rancido
che tardi troppo un esito qualunque -
che (figurato) appaia in contumacia il carro
del fieno e del sole
che il respiro soffra (esso)
la mala gloria e che la vanagloria soffochi:la metamorfosi
sarà (di certo) già passata indenne - vittoriosa
dentro i nostri corpi di (ex) luce - nel buio
brancolante (di ciò che chiamiano mente o spirito o
anima - legamento etereo con il carnale)
saremo metamorfosi
noi pure - pure metamorfosi di ciò che incombe
dentro la forma e che tuttavia è già passato -
passa la metamorfosi e non torna
passa il veltro - il tedio
passa
tutto il passaggio (passante) di noi che filiamo
vacui - cui punge vaghezza - la muta vaghezza d'un film

Noi

noi che abitiamo il mondo ma non siamo
il mondo
noi - abitanti
di abissi e bagliori - noi (quanti?)
e i nostri mangiamenti
noi
crudi e cristallini
noi - cuori tardi a crescere
e a tramontare
noi
affacciati su noi
che guardiamo altri noi
nel pésto buio - per livelli
di chiarità - per ardua carità
ostili e gemelli
noi
senza purità -. noi affamati d'equa
parità - noi qua noi là
perduti a cercar mondo
noi
aggrappati a noi che
cerchiamo
noi cerchi
che ruotiamo in tondo in tondo
noi
quadrature impossibili che amiamo
dir di no per dir sì
che tuttavia
vogliamo consenso e amore
e ostilità fuggiamo
noi tutti
accomunati dal respiro - dal moto - dal terrore
dal vuoto
noi congiunti e disgiunti
noi (sfatti) facitori di guerre e
paci
noi (gelidi) ad armeggiare
attorno a braci d'acqua
e di paglia
di lucori
e di faci
noi qua che abbisognàmo
di tanti noi
noi
leviamo le tende
d'una occidente gloria
togliamoci le bende
d'una (ac)caduta storia

Mariella Bettarini 

(rispettivamente da La scelta - la sorte, Gazebo 2001 e 20 artisti per l'IRIS, Edizioni dell'Erba 2002)

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