Profondo Rosso

Le interviste immaginarie: Hamilton (1)

Per ingannare un po’ il tempo che ci separa dagli eventi di gennaio, ho stupidamente pensato che una soluzione possa essere fornita dal recupero di una antica idea di Radio Rai.

Ve le ricordate, le ‘Interviste Immaginarie’? Erano conversazioni tra giornalisti vivi e vegeti e personaggi del passato remoto. Che ne so, Montanelli intervistava Socrate e Zavoli dialogava con Napoleone.

Ora, ovviamente io non sono Montanelli e nemmeno Zavoli, ci mancherebbe. Però, ci sono interviste che mi piacerebbe fare ma a gente del presente. Immaginandone le risposte a domande che, secondo le liturgie della informazione moderna, nemmeno vengono poste.

Proviamo? Magari esce qualcosa di divertente.

Il primo interlocutore è Lewis Hamilton. Il Nero della McLaren. Buona lettura (e buona fine d’anno, essendo il Natale agli sgoccioli).

L’INTERVISTA.

Ciao Lewis, come va?

‘Fuck you! E come vuoi che vada? E’ sempre la solita dannata storia’.

Scusa, non capisco.

‘Voi giornalisti non capite mai una cippa, è per questo che le scuderie vi propinano corbellerie assurde tramite comunicati stampa e voi abboccate, abboccate, siete dei pesci coglioni’.

Ma con chi ce l’hai?

‘Fuck you! Tu ce li hai presenti, quei due?. Attenti a quei due, dico sempre io’.

Beh, il telefilm con Curtis e Moore in effetti era splendido. Usavano pure la Ferrari…

‘Lascia stare la Ferrari, ormai a Maranello fabbricano macchine che prendono fuoco ma la stampa libera italiana naturalmente figurati se lo scrive. Del resto, non state pure scrivendo che Quello Là è meglio di Vettel? Fuck you!’.

Porta pazienza, non ti seguo.

‘Insomma, attenti a quei due! Io sono un perseguitato, fidati. Quello Là e la Nicole dicono esattamente la stessa cosa e io mi irrito. Fuck loro e fuck pure te’.

Ma cosa c’entra Nicole, adesso? Vi siete lasciati, ma ho letto che lei si dice ancora innamorata di te.

‘Non mi provocare, sono un Nero e ho il Dna del Mandingo. Se mi provochi ti spiezzo in due’.

Guarda che questo era Ivan Drago in Rocky IV.

‘Insomma, sono esasperato! Cosa raccontava Quello Là, quando stavamo insieme in McLaren? Eh, la stessa cosa che ora racconta Nicole’.

Cioè?

‘Entrambi sostengono che sono troppo veloce’.

Ma è un complimento.

‘Fuck you! Nicole dice che sono troppo veloce e tu me lo chiami complimento? Voi giornalisti italiani siete davvero completamente colajanizzati! La Ferrari arriva quarta a mezzo giro? Ottima la strategia del team. La Ferrari non fa una pole dall’epoca delle guerre puniche? Eccellenti progressi al muretto del Cavallino. Nicole dice che sono troppo veloce? E sarebbe un complimento?’

Vabbè, ma saranno c..zi vostri, no?

‘Oh, ma Quello Là adesso sono c…zi tuoi, mi sa’.

Più o meno.

‘No, dico. Viene in McLaren a fine 2006 e ha tutti ai suoi piedi, tramite Santander e Mutua Madrilena. Secondo lui io dovevo fare lo Zio Tom! Ma vai a farti fottere tu, le Asturie, lo Zio Tom e già che ci sono pure Re Juan Carlos’.

God save the Queen, Lewis.

‘Ecco, appunto. Un anno insieme e questo all’inizio faceva il carino, Lewis qua e Lewis là, congratulazioni, sei simpatico, dai che facciamo pure gli spot in sauna e alla Play Station. Poi, siccome gli stavo davanti, il tipo mi dichiara guerra. E chi cappero sei, George W. Bush? Ma per piacere’.

Tu eri troppo veloce anche per lui, non solo per Nicole.

‘E allora io ti meno, giornalista italiano colajanizzato’.

Aspetta un attimo. Lui dice che in McLaren erano tutti per te e che lo boicottavano.

‘Figurati. E’ che non ci stavo a fare lo Zio Tom e nemmeno il Tom Tom ai pit stop. Hai presente l’Ungheria del 2007? Lo hanno punito e allora lui si è imbelvito, ha servito a Dennis il piattino delle mail avvelenate…’

Ma dentro la storia delle spie c’eri pure tu, figliolo.

‘Ci ho scritto Giocondo sulla fronte? Lui aveva le soffiate da Maranello, che dovevo fare, non usarle sulla mia McLaren? Io Nero, ma non Coglione. Io mai dire Sì Buana, mai dire’.

Si è visto, però in quel 2007 Raikkonen vi ha fottuti entrambi.

‘Kimi! Più che un uomo, uno scolabottiglie. Un grande, eh. Nel2007 miha fatto un favore. Tutti a dire che il mondiale l’ha buttato il Nero, ma le cappelle di Sì Buana from Spain nelle ultime gare non ve le ricordate, eh? Cialtroni, venduti, colajanizzati!’

Lewis, ti vedo bello carico.

‘Ah, certo. Nel 2012 è una partita fra me e Vettel. Button è un gentleman, gioca bene a golf e in smoking sta da Dio, ma finitela di dire che è meglio di me. La Ferrari come sempre ha vinto tutto a dicembre, a marzo beccheranno mezzo secondo minimo minimo e ciao. Giuro, sarà il mio anno’.

Tu sei troppo veloce, Lewis.

‘Ma ti pare possibile che Nicola debba esprimersi come un Alonso qualsiasi?...’

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