Profondo Rosso

Kimi è tornato. A smacchiare i giaguari?

Rullloooo di tamburi!!!

Il Santo Bevitore è tornato. A smacchiare i giaguari.

Tra lo stupore generale, stamattina alle ore 8 Kimi Raikkonen era già ai box del circuito permanente di Valencia.

Dico tra lo stupore generale perchè di solito il Biondino va a dormire alle sette della mattina.

Con un casco nuovo di zecca, l'ultimo campione del mondo al volante della Ferrari (mi dispiace per Abramo, but this is the truth, my friend) si è riappropriato del ruolo dal quale era stato estromesso per una perfida congiura bancaria. Roba in stile Lehman Brothers, va mo là.

La Bce si dichiara comunque estranea al complotto. Mario Draghi era compagno di liceo di Luca Cordero di Montezemolo, ma questo non c'entra.

Il Biondino ha guidato la Lotus ex Renault del 2010.

Questa macchina si dimostrò insuperabile in un indimenticabile Gran Premio nel cuore del deserto, come ben sanno Fernando Alonso e tale Petrov, l'amarissimo che fa benissimo (alla Red Bull).

Ora.

Kimi Raikkonen ha sperimentato per la prima volta le gomme Pirelli.

L'evento è andato in scena ad oltre due anni dall'ultima apparizione del Santo Bevitore nell'abitacolo di una monoposto. Anche qui torna in ballo Abu Dhabi, ma il riferimento è al 2009.

Una mia fonte annidata nel cuore dell'autodromo valenciano riferisce quanto segue.

1) Kimi Raikkonen, intento a smacchiare giaguari, non era alticcio.

2) Il Santo Bevitore ha dedicato la sua prima giornata on the track (domani si replica) all'amico Abramo, il Cloggaro che più di ogni altro ha patito la sua assenza.

3) Dopo alcuni giri, il Biondino ha detto ai tecnici della Lotus ex Renault: insomma, questa macchina è un cesso, superarla è veramente facilissimo e non capisco come qualcuno, una certa domenica, sia rimasto a studiarne gli scarichi per un'ora intera.

4) A dimostrazione di come certe storie abbiano un effetto imprevedibile, da stamattina i siti Internet del pianeta sono intasati di riferimenti al Come Back di The Last Ferrari World Champ.

5) Certo che a volte la vita...

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