Profondo Rosso

La Ferrari ha il suo Zuckerberg

Forse la notizia l'avrete letta anche voi, qua e là.

E non dovrebbe stupirvi, visto che, nel nostro piccolo, abbiamo/avete contribuito.

Bene. Sono stati più di cinque milioni (5.000.000) i contatti con il sito Ferrari per la diretta web della presentazione della nuova monoposto, che d'ora in poi qui chiameremo affettuosamente La Bruttona.

Più di cinque milioni. Per La Bruttona. Coillegamenti pure dalle isole caraibiche care agli evasori fiscali (e io ho qualche sospetto sull'identità di almeno uno dei frequentatori via web da quei posti lì, uno che d'inverno sta sempre con le chiappe al sole) e dalla meravigliosa Groenlandia.

Altri, più esperti di me, diranno magari che sono pochi. Ma io, dal profondo della mia ignoranza digitale, trovo siano tantissimi.

E allora, onore al merito.

Sapete chi è il Mark Zuckerberg (sempre ammesso si scriva così) del Cavallino?

Non lo sapete.

Ve lo dico io.

Il Mark Zuckerberg del Cavallino è il mitico Cola. Il Calciabanane di Abu Dhabi. Il Diego Milito degli addetti stampa (stavo per paragonarlo al Miccoli dei press agent, ma mi astengo, temendone la reazione isterica da 4-4).

Sissignore.

Ad ideare il primo sito Internet della Rossa, nella seconda metà degli anni Novanta, è stato Luca Colajanni.

All'inizio si collegavano in cinque, adesso in cinque milioni.

Dopo di che, lunedì i Bibitari fanno sette milioni di contatti e al nostro Zuck salta la catena, eh eh eh.

Buon week end.

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