La F1, i test e la dura legge dell’Ex
Ieri sera sono stato a cena con un Ex della Ferrari.
Scusa ufficiale: non avevo voglia di ammirare il gol di Lavezzi.
Questo Ex è rimasto nell'ambiente della Formula Uno.
Gli ho chiesto: te la senti di spiegarmi cosa hai capito dei test precampionato disputati tra Jerez e Barcellona?
Ha accettato. In cambio, gli ho garantito l'anonimato. Credo che le opinioni (sue) siano più interessanti dell'identità (sua).
Ecco cosa mi ha detto.
RED BULL. Sono ancora in vantaggio e sarebbe stato strano il contrario. La loro supremazia non era figlia soltanto dei diffusori soffiati ed era molto netta. Invece non credo ai sospetti sulla mappatura del motore Renault: ci fosse stata una intenzione truffaldina, sarebbe stato un autogol puerile, infatti la cosa è venuta fuori subito. Penso che Newey abbia ancora qualcosa da giocarsi, prima dello sbarco in Australia. E andarli a prendere non sarà tanto semplice.
FERRARI. Io li conosco bene, i ragazzi di Maranello. Una cosa va detta subito: non hanno ancora recuperato il gap aerodinamico. Mi risulta che abbiano sistemato i difetti della galleria del vento, però manca ancora qualcosa. In compenso, tieniti forte: il loro progetto, cioè la F 2012, nella versione più estrema, contiene grandi intuizioni. Solo che nei test mi pare di aver capito che non riescono ancora a sfruttare al massimo il potenziale della vettura. Questo cosa significa? Significa che dovranno iniziare la stagione con un modello meno esasperato. Saranno costretti a privilegiare l'affidabilità a scapito della prestazione. E conoscendo la pressione che hanno addosso, un avvio non brillante del mondiale potrebbe generare conseguenze pericolose. Mi chiedo: chi ha ancora pazienza, in Ferrari?...
MCLAREN. Si stanno nascondendo. Di sicuro il progetto-base non è fantastico. Immagino che Button e Hamilton si aspettassero qualcosa di meglio. E lo hanno anche detto, se non ho interpretato male le loro dichiarazioni. Hanno però un vantaggio: come si è visto dal 2009 in poi, la McLaren è la scuderia più 'reattiva', è quella che riesce ad accelerare i rimedi, le soluzioni tampone. Ma mi stupirei molto se tra Melbourne e Sepang Button e Hamilton fossero in grado di stare davanti a Vettel.
MERCEDES. Dubito sia pronta per un salto di qualità. La macchina che abbiamo visto è, se posso permettermi, molto convenzionale. Mi aspettavo di più da Costa e dagli altri ingegneri che Schumi ha fatto ingaggiare a Ross Brawn. L'impressione è che i tedeschi stiano seguendo la politica dei piccoli passi. Ma fino a quando potranno permettersela? Michael ha già 43 anni, quando stava in Ferrari poteva aspettarle, cinque stagioni. Ma adesso? E anche Rosberg sta invecchiando senza vincere un Gran Premio. Non è una bella situazione, se uno pensa al marchio, al prestigio, alla dimensione dell'investimento.
LOTUS. Che il Dio dell'automobilismo salvi Raikkonen.