Profondo Rosso

Quel paragone tra Hakkinen e Massa

Allora, stavo in Ferrari (tranquilli, questa volta non per mangiare...) e mi sono imbattuto in un amico caro, anche autorevole, che mi ha dedicato una riflessione bisognosa della mia e vostra riflessione.

Questo tizio mi ha detto: ecco, quando sparate a palle incatenate su Massa, tu e i deliranti Cloggari, fareste bene a ricordarvi di un certo Hakkinen.

E' seguita spiegazione, che qui vado a riassumere, fermo restando che si tratta di una vicenda ovviamente ai più nota.

1995. Ultimo Gran Premio della stagione. Adelaide. Australia. Durante le prove, il finlandese della McLaren incappa in un rovinoso incidente. Lo estraggono dalla monoposto in condizioni pietose. Danni gravi alla scatola cranica (da quel giorno, Mika ha sempre avuto un occhio leggermente diverso dall'altro).

Il ragazzo si salva e ovviamente decide di continuare a competere.

Però si tira dietro le conseguenze del botto per due stagioni intere. Nel 1996 e nel 1997 la McLaren non dispone di una vettura straordinaria, d'accordo, ma fin quasi alla fine della seconda stagione Hakkinen è l'ombra di se stesso. Tanto da indurre più di un osservatore a sospettare che sia ormai Coulthard, suo partner nel team di Dennis, il vero leader della squadra.

Invece dal 1998, dopo aver vinto a Jerez nel '97 il primo Gp su grazioso cadeau del figlio di Villeneuve, invece dal 1998, dicevo e diceva il mio amico ferrarista, proprio Mika diventò il più credibile avversario del non ancora Vecchio Zio.

Massa, a Budapest nel 2009, ha avuto un incidente paragonabile, per le conseguenze, a quello del finlandese.

Il resto, si capisce, è tutto da dimostrare.

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