Profondo Rosso

L’errore di Vale (e della Ferrari)

Come i più antichi seguaci di questo Rito Cloggaro ben sanno, io non mi occupo quasi mai di motomondiale.

Non per mancanza di interesse alla materia: sempre di velocità, intesa come passione per un certo modo di intendere la vita, si tratta.

E' solo che non ho la competenza specifica, sono a corto di informazioni e dunque non me la sento di salire in cattedra (tra l'altro e in generale, come professore sono scarsamente credibile!).

Ma una cosa, ora che sta per iniziare nel Qatar la nuova edizione della MotoGp, mi sento di poter affermare.

Ecco, io penso che Valentino, sebbene all'epoca la cosa potesse apparire francamente strumentale, non avesse ragionato male, quando aveva iniziato ad accarezzare l'idea di un passaggio alle quattro ruote.

Suppongo, con il senno di poi, che ci fosse una logica.

Avendo vinto e stravinto tutto in sella, dove poteva trovare motivazioni adeguate per un futuro fortunatamente ancora lungo?

So poi (e questo ce lo siamo fatti raccontare in questa sede dal mio ingegnere preferito, l'ottimo Gigione Mazzola, allora responsabile della Squadra Prove della Ferrari), so poi, dicevo, che Rossi a bordo di una monoposto di Formula Uno prometteva di essere sufficientemente competitivo.

Non ebbe il coraggio di osare.

E fu un errore.

Al tempo stesso, fu un errore, da parte della Ferrari, accettare, proprio mentre 'frequentava' e stimolava le voglie di Rossi, fu un errore, ripeto, tollerare la introduzione della abolizione dei test per le macchine di Formula Uno.

Lì ho sospettato che il feeling tra il Cavallino e il Signor Rossi fosse, in realtà, una gigantesca montatura (e immagino che lo stesso sospetto sia venuto anche a Mazzola, che essendo mio amico personale è molto intelligente).

Ma come?!?

Sei la Ferrari, stai valutando una ipotesi clamorosa come Valentino in F1 e al tempo stesso distruggi l'unica possibilità che renderebbe concreto il sogno, cioè la possibilità, per Vale, di provare all'infinito la Rossa (su quattro ruote), fin quando non si sentirà pronto per un debutto?

Non esiste.

Non ha senso.

E' una barzelletta.

Alla fine della fiera, ci ritroviamo un Rossi su due ruote che suscita sempre meno interesse (chi si appassiona per un decimo posto? E' fatale, è accaduto anche a Coppi in bici o a Alì sul ring) e una Rossa, non la Ducati, che senza i test ha buttato via il suo smalto, per non dire il suo carisma.

Che peccato! Che spreco di talento!

Va bene.

Buona Pasqua a tutti.

Siete meravigliosi, almeno per un vecchietto bolso quale io sono.

 

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