Il mio Pagellone insabbiato
...ed ecco il mio Pagellone sabbioso, sbucato tra le dune del deserto.
1) Giustamente ha scritto Robert Fisk, un collega inglese che molto stimo: ma se il dittatore siriano Assad disponesse di 50 milioni di dollari, blindasse un circuito con l'esercito e per sovrammercato controllasse il 40% di un top team, allora Ecclestone e Todt ambienterebbero un Gran Premio a Damasco?!?
Anche volendo restare lontanissimi dall'ipocrisia, io continuo a pensare che la F1 avrebbe dovuto evitare di farsi coinvolgere nelle beghe, sanguinose di un paese che ha ben altre emergenze. Penso che non fosse mai capitato, almeno a mia memoria, che un giornalista di F1, in questo caso l'amico Mancini de 'La Stampa', venisse bloccato in dogana e Manama e rispedito a Dubai, perchè aveva intervistato in precedenza un esponente della opposizione. Poi è vero che Todt è intervenuto e i califfi hanno riammesso Mancini in Bahrein, ma Todt, che conoscevo sensibile a certe problematiche, aveva l'obbligo morale di non lasciarsi impantanare in una situazione del genere.
2) Attaccando la Pirelli, il Vecchio Zio ha sbagliato bersaglio. A chiedere alla Pirelli pneumatici di un certo tipo sono state le scuderie, d'intesa con Ecclestone e con la federazione. Schumi dovrebbe prendersela con i pezzi grossi. Si è creata una realtà artificiale. E' penoso che spesso ci siano piloti qualificati per il Q3 che scelgono di non lottare per la pole, preferendo risparmiare le scarpe. Io poi non so se sabato Kimi abbia deliberatamente rinunciato a battersi per l'ingresso tra i migliori dieci. Fosse davvero così, saremmo al punto di non ritorno. Allora perchè non assegnano le posizioni in griglia con i bussolotti? Si fa un sorteggio e vai che alla domenica ti diverti, se partono davanti Caterham e Hrt. Ti diverti?!?
3) Sì, secondo me Vettel è di nuovo il benchmark, come dicono quelli che hanno studiato.
4) La Ferrari ha salvato il salvabile, in questo scorcio di stagione. Ha anche avuto un culo pazzesco (vedi Malesia, valutando il meteo come un alleato che poteva pure non presentarsi in pista e questo a prescindere dai meriti enormi, in quella domenica, di squadra e pilota). Tecnicamente parlando, la posizione di classifica di Fernandel è assurda. Credo che abbia diritto ad un ringraziamento.
5) Sulle miracolose innovazioni da apportare alla F 2012 ostento un sano scetticismo. Potrei dire che dallo stesso gruppo di ingegneri che ha creato la Duna è difficile immaginare possa scaturire una Ferrari (appunto). Ma c'è di più. Ho accumulato decenni di esperienza. Ho imparato poco, ma una cosa la so, accidenti. Non è che quando chi sta dietro lavora per recuperare chi sta davanti si ferma a bere una vodka ghiacciata (oddio, conosco uno alla Lotus che si fermerebbe pure, ma questo è un altro discorso). Dunque, la vedo grigia.
6) Finora il campionato ha espresso indicazioni contrastanti. Alcuni tra voi lamentano la presunta trasformazione del mondiale di F1 in una sorta di monomarca. Boh: è una tesi gustosa, ma non mi convince. Ho invece l'impressione che, almeno ad avvio di stagione, più di una scuderia non abbia afferrato bene le conseguenze della riforma regolamentare sugli scarichi. Ingegneri diversi hanno battuto sentieri diversi (e quindi la tesi del monomarca vacilla). Era poi dal 1983 che 4 macchine distinte non si aggiudicavano i primi 4 Gran Premi. Quella caccia al titolo, a parte le polemiche postume sulla benzina taroccata della Brabham di Piquet, fu una delle più eccitanti, con verdetto solo in extremis. Uscisse una replica, non mi dispiacerebbe.
7) La McLaren è già costata al Nero una quantità industriale di punti. Chiedendo cosa avremmo scritto se certe cose fossero accadute al box Ferrari, volevo riproporre una considerazione che ho già sviluppato. La McLaren ha molti pregi e a me sta pure simpatica. Ma c'è un motivo, se dopo il 1999 ha praticamente sempre perso, con la sola eccezione del titolo piloti del 2008. E Ham ha il sacrosanto diritto di essere scocciatissimo.
8) Kimi who? Ah, sì, il Santo Bevitore. Il punto di caduta sta in una telefonata. Eravamo a fine campionato del 2008 e io stavo a Roma con Piero Ferrari, per una faccenda televisiva. Telefonammo all'attuale Capostazione. Già si sapeva che tempo dodici mesi la Ferrari avrebbe scaricato il Biondino, avendo in mano Alonso. Io dissi a Mr. Italo: guardi caro presidente che su Raikkonen non gliela stanno raccontando giusta, è un errore liberarsi in malo modo di un pilota così veloce.
La risposta che ricevetti in questa sede non interessa. Di sicuro, io non ho mai cambiato idea. Il Capostazione non so. E in tutto questo, insisto, Alonso non c'entra un accidente.
9) Rosberg sembra Barbie, ma in realtà un tipo incazzosissimo.
10) Mia sorella mi ha querelato per diffamazione. Sostiene che se Ricciardo fosse bravo al semaforo quanto lei sarebbe già maturo per la Duna. Pardon, volevo dire per la Ferrari.
