Profondo Rosso

A proposito di Valsecchi

"Solo una olimpica indifferenza ci salverà dalla agghiacciante ignoranza del prossimo" (Edmondo Berselli).

Come sapete, ci stiamo sorbendo una stagione di Formula Uno senza nemmeno un italiano al volante.

Ne abbiamo parlato e io ho già avuto modo di esprimere la mia opinione. Dissi a suo tempo all'amico Capostazione, insomma a Montezemolo, all'epoca dei trionfi di Schumi, che per riscrivere definitivamente la storia dell'automobilismo avrebbe dovuto impegnarsi a colmare un vuoto. Il vuoto lasciato da Ciccio Ascari, ultimo pilota italiano campione del mondo in F1.

Non mi ha ascoltato. Fosse la prima volta!

E sorvolo sul tempo perso a Maranello con il progetto Valentino.

Torno sull'argomento perchè ho un debito.

Il miglior collega da me conosciuto su faccende motoristiche si chiama Nicola Nenci.

Viene da Como e lavora lì, per un quotidiano del posto.

La faccio breve: è il più bravo di tutti, per competenza e passione.

Orbene. Ormale. Orbace.

Da parecchio tempo, il Nenci mi fa una testa così su Davide Valsecchi.

Guarda che questo è buono, ostinatamente mi ripeteva e mi ripete.

Io ho sempre seimila cose da fare, alcune altre migliaia da progettare, eccetera. Facciamo che sono un tipo distratto dalla vita, in attesa di sostituire la 'a' con la fatale 'u'.

Però, però.

Ho seguito Valsecchi nelle gare di Gp2 in Malesia, dove non era stato fortunato.

Poi si è messo a vincere nel Golfo Persico e non sembra intenzionato a smettere.

E se avesse ragione Nicola?

E se Valsecchi, in un domani speriamo non remoto, ci restituisse il piacere di tenere d'occhio un italiano sulle piste della Formula Uno?

Ps. E quando arriva la notte, eccetera. Cioè: ma perchè cappero nel 1979 mi gustava tantissimo 'Comprami' di tal Viola Valentino? Ero malato? Mah. Buon week end.

Ps2. In compenso, su 'Balla' di Umberto Balsamo mi rifiuto di cambiare parere.

comments powered by Disqus