Alonso: sono io Rocky Balboa!
Cose buone dal mondo.
Sto qui al Mugello, in mezzo ai tifosi dei Ferrari Club.
Pioviggina.
Nonostante l'atmosfera uggiosa, ecco che cosa ha risposto Fernando Alonso alle sollecitazioni popolari della tribuna, filtrate dal maestro di cerimonia Antonio Ghini, storico braccia destro del Capostazione Lcdm.
Fernandel dixit.
"Io mi sento come Rocky Balboa, il pugile dei famosi film. Sto sul ring ed è una lotta continua. Per ora ho cercato di non incassare colpi, cioè di non perdere troppi punti. Nei primi quattro round ci sono riuscito, ma è chiaro che mica posso pensare di difendermi e basta...
"Sono molto motivato e molto ottimista. Questi test qui in Toscana sono importanti. Per tutti, ma in particolare per noi. Noi teniamo duro, non mi sfiora nemmeno l'idea di mollare...
"L'energia interiore per andare avanti e continuare a crederci la trovo essenzialmente nel senso della competizione. Non mi piace arrivare secondo, mai. Poi la benzina nel motore del mio carattere la mette il rispetto che nutro per chi lavora per me. C'è gente che non stacca praticamente mai, sperando di garantirmi una Rossa vincente. E io desidero ripagarla...
"Le gomme? O sì, ci sono tante discussioni sull'argomento. Certamente non è facile gestirle, le Pirelli sono delicate, diciamo così. Però alla fine le gomme sono uguali per tutti, non ci sono clienti favoriti o speciali e dunque ci si deve adeguare...
"Purtroppo lo stesso discorso vale anche per i motori. Questo ovviamente dipende dalla politica varata dalla federazione internazionale, che imponendo il congelamento degli otto cilindri in pratica ha livellato le prestazioni. Io non entro nel merito delle scelte politiche, certamente posso dire che per la Ferrari non si tratta di un vantaggio, visto che ha una enorme cultura motoristica. Ma questa è la Formula Uno moderna e ci adattiamo...
"Secondo me la Formula Uno moderna a volte genera confusione in chi la guarda, nel senso che le qualifiche sono particolari, in gara c'è la giostra dei pit stop, eccetera. Però uno che guida si rende sempre conto perfettamente di quanto sta accadendo, la modernità porta con sè un flusso continuo di informazioni, insomma per il pilota non esiste il fattore sorpresa...
"Il titolo mondiale? Beh, è come nel calcio. Un grande club può anche perdere una partita o due contro un avversario più debole, ma alla fine i valori emergono, è inevitabile. Quindi, in una stagione su 20 Gran Premi, immagino che alla fine a lottare per il campionato saranno due o tre top team...
"E vorrei tanto che la Ferrari ci fosse, tra quei top team..."
