Profondo Rosso

Metti un giorno da Gilles

"...e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy Bar..."

Sono reduce dal Villeneuve day in quel di Fiorano.

Sorvolo su molti aspetti 'ufficiali' della cerimonia, in fondo ovviamente i meno importanti.

Posso invece dire che mi sono emozionato, anzi, commosso, nel vedere così tanta gente ai cancelli o sul cavalcavia. Davvero sembrava che il popolo si fosse passato parola. Davvero eravamo convinti di poter portare, ingenuamente, le lancette dell'orologio della Storia indietro di trent'anni.

Poichè alla mia età il controllo delle pulsazioni è un esercizio laborioso, procederò per brevi note.

1) Arriva Montezemolo, il Capostazione d'Italia. Da come mi bacia e mi abbraccia, direi che non è stato turbato dalla condanna appena rimediata a Capri per abuso edilizio.

2) C'è chi commette abuso edilizio (pare, non è detto, c'è l'appello) a Capri e chi lo commette a Zola Predosa. Non è esattamente la stessa cosa, secondo me.

3) Comunque, l'avvocato nonchè presidente mi fa: fuori c'è un pazzo che inneggia a Boniek, gira con maglia Juve con tre stelle e sostiene di essere amico suo.

4) Era Mazgiorg, che il Dio del pallone lo abbia in gloria.

5) Mazgiorg non si è reso reperibile nonostante tutti i miei tentativi, in compenso il collega Nicola Nenci è entrato in pista sfoggiando il casco di Kubica.

6) Domenicali molto pallido.

7) Massa pallidissimo.

8) Bellissima la partecipazione di tutti gli ex meccanici della Ferrari, oggi in pensione, amici di Gilles alcune decadi fa. Non servivano prove, ma il loro rapporto con la signora Joanne, la figlia Melanie e ovviamente Jacques era qualcosa di fantastico, trasmetteva un'idea di famiglia, non dispersa a trent'anni di distanza.

9) Anche Alonso era pallido.

10) Tra giri in pista e amarcord, ho parlato un po' con Villeneuve junior.

11) Le sue frasi più interessanti. 1) A me sarebbe piaciuto da matti guidare la Ferrari in F1, dopo aver vinto il mondiale nel 1997 ci sarei venuto a piedi, ma qui ci stava Schumi e l'operazione non si poteva fare. 2) Pilotando la macchina che mio padre usava nel 1979 ho inseguito le sue emozioni, le sue passioni. E' una vettura ancora bellissima. 3) Io non ho fatto il pilota perchè ero il figlio di, credimi. A me dava fastidio e ancora mi procura fastidio essere accostato all'immagine di mio papà. Io ho fatto il pilota per mia scelta, non perchè costretto dalla dinastia o dal Dna. 4) Quando lui morì ero molto piccolo. Mi ricordo che per lui contavano solo le corse, solo i Gp, solo la velocità (Nota del Turrini: non è detto che questo, venendo da un figlio, sia un complimento). 5) Non sto più in F1, ma vorrei sempre vincere la 24 Ore di Le Mans, sono un campione di F1 e un re di Indy, è l'unica cosa che mi manca. Poi vorrei correre in Nascar. 6) Dei Gran Premi di oggi una cosa non mi piace: si confonde l'aggressività con la scorrettezza. Mio padre era aggressivo ma leale, se ti vai a vedere il celebre duello di Digione con Arnoux ti accorgi che nessuno dei due cercò di imbrogliare l'altro, nessuno cambiò spudoratamente traiettoria, eccetera (Alonso gli ha dato ragione, ndT). 7) E' stata una giornata bellissima, ne valeva la pena, sono contento per la mamma e per mia sorella.

12) Mi piacerebbe, ci piacerebbe, essere di nuovo qui, fra vent'anni, per il cinquantesimo anniversario. Sempre con Mazgiorg e le sue stelle bianconere nei paraggi, si capisce.

"...ognuno diverso, ognuno in fondo perso dentro ai fatti suoi..."

comments powered by Disqus