Profondo Rosso

Il mio pagellone di Monaco (2)

Quando la Natura da madre si fa matrigna, è praticamente impossibile evitare una sensazione di sgomenta impotenza.

Grazie a tutti quelli che si sono gentilmente occupati della mia salute.

E' andata drammaticamente peggio a tanta povera gente.

In casi del genere, conviene forse rifugiarsi nella finzione di una normalità inesistente, inesistente per ovvie ragioni.

Business as usual, dicono gli inglesi.

Proviamo ad andare avanti, allora.

Seconda parte del mio pagellone monegasco.

6. WEBBER E IL TITOLO.

Oh, è più forte di me.

Io non ci credo, nel Canguro iridato.

Niente da dire sulla sua vittoria e nemmeno sulla sua stagione.

L'australiano è serio, sa essere veloce, eccetera.

Però, sinceramente, continuo a pensare che se la Red Bull, con buchi stile groviera o senza, dovesse rimettersi stabilmente davanti, beh, il titolo spetterebbe a Vettel.

Quindi, 10% a Mark mondiale, non di più.

7. IL GP DI VETTEL.

Molto, molto buono.

C'è stata una fase di gara durante la quale riusciva a stampare tempi impressionanti.

Non ho immaginato potesse anche vincere, ma non è che gli sia mancato tantissimo.

Capisco meno, invece, l'approccio laborioso che Seb, una volta mago della pole, ha con la Lattina Magica nell'ora di qualifiche del sabato.

Lì c'è qualcosa che tocca, se ripensiamo a un anno fa.

Comunque, se ci limitiamo alla domenica, 8 in pagella.

8. MALDONADO.

'Tanto, che te lo dico a fare?'

(Al Pacino a Johnny Depp, nel famoso film sull'infiltrato di mafia).

Cioè.

Maldonando non conosce il verso di una canzone di Lucio Dalla.

Questo: 'ma l'impresa eccezionale/dammi retta/ è essere normale'.

Quando lo capisce, ne riparliamo.

Quindi diciamo che un po' ci è e un po' ci fa.

9. SETTIMO VINCITORE A MONTREAL.

Cento per cento.

Nessun dubbio.

Non esiste che il Nero perda anche in Canada.

Subordinata: non esiste che il Biondino perda anche in Canada.

Sette spose per sette fratelli.

I Magnifici Sette.

Il Sette Bello (ma la primiera la fa Fernandel).

E via andare con altri titoli che furoreggeranno sui giornali post Montreal.

10. QUANTO MI PIACE IL MONDIALE?

Sinceramente?

100!

Cioè, tecnicamente siamo in presenza di un carosello dell'assurdo.

E non mi stanco di dire che forse la Formula Uno meriterebbe di essere meno lotteria, anche in segno di rispetto nei confronti della sua stessa tradizione.

Però, lo ammetto.

Guardare una qualifica o una corsa ignorando sistematicamente quanto potrà accadere è divertente (vedi anche esiti del nostro Quizzone).

L'imprevedibilità è un fattore pittoresco, che rende rocambolesca la realtà.

Cioè, io mi aspetto anche una vittoria di Perez, prossimamente su questi schermi.

Stay tuned!

Ps. Non male: nemmeno una scossettina di assestamento mentre digitavo il testo sul computer...

 

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