Profondo Rosso

I biscotti nella scatola F1

Secondo me, tuette le cose, anche le più insensate, hanno un senso.

Dico, sono mesi che Antonio Banderas, famoso attore spagnolo, impazza sui nostri teleschermi con uno spot. Dedicato a che? Ma ai biscotti!!!

Ce la stiamo tirando.

Comunque, non intendo proporre un popolare referendum sull'esito di Spagna-Croazia.

Mi fido del companero IDR.

Mi fido molto meno degli azzurri del pallone: debbono poi sempre batterla, la fortissima Irlanda.

Ciò premesso, ecco una scatola di biscotti targati F1.

Quelli che ricordo io, al volo.

1) 'Fernando is faster than you'. Hockenheim, estate 2010. Biscotto dal retrogusto amaro, cucinato a cielo aperto, senza nulla nascondere al popolo consumatore. Nessuna ipocrisia, ma in compenso un tasso di cinismo riprovevole.

2) Jerez 1997. Villeneuve junior che regala nel finale la vittoria alla McLaren. Biscotto confezionato con finto aplomb britannico. Vero che il figlio Gilles vinse il mondiale, quella domenica lì. Ma vero anche che, dopo, non ha mai più vinto un Gran Premio. Biscotto vendicativo, alla distanza.

3) Suzuka 1991. Senna che alza il piede e concede il successo al gregario Berger, con plateale rallentamento. Biscotto non industrialmente preparato, nel senso che il box McLaren non ne sapeva un accidente. Voleva essere una carineria, invece Gerardone si incazzò come una bestia per il cadeau. Si vede che non aveva mai visto Crozza imitante Montezemolo al grido di. 'Le farò un cadò!!!'

4) Zeltweg 2002. Ingestione di biscotto imposta dall'alto manco si trattasse di fascistissimo olio di ricino. Poichè il piagnucoloso Rubens Barrichello si rifiutava di collaborare, venne mobbizzato via radio dal Pinguino, applicando il famoso slogan 'o mangi questa minestra, che poi è un biscotto, o salti dalla finestra'. Classico caso di biscotto venuto male, perchè comunque a Schumi quei punti in più per conquistare il titolo non sarebbero serviti e la figuraccia planetaria della Ferrari fu rovinosa.

A voi ne vengono in mente altri?

Ps. Ah, vorrei citare un noto maestro di pensiero italico. Gigi Buffon: 'Talvolta in campo 2 feriti sono meglio di 1 morto'.

Se spagnoli e croati gli rubano l'idea, poi la colpa di chi è?

 

 

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