Profondo Rosso

Ascanelli divorzia dalla Toro Rosso

Scusate, non ho troppa voglia di parlare delle libere tedesche (per altro, altamente insiginificanti, causa pioggia).

Mi hanno appena invece detto che Giorgione Ascanelli, vecchio amico di una vita, ha rotto con i bibitari.

Cioè ha litigato con la Red Bull, proprietaria della Toro Rosso, squadra della quale Asc rappresentava la più alta espressione tecnica.

Ascanelli ad Hockenheim non c'è.

Ufficialmente, è in vacanza.

In realtà, si tratta di divorzio.

Mi spiace.

Intanto perchè l'uomo, aldilà di un carattere che eufemisticamente definirò ruvido, è molto, molto competente.

Poi perchè, al netto dei risultati recenti di Ricciardo e Vergne, credo sia un peccato non ricordare che c'era Ascanelli al timone, quando la Toro Rosso, ex Minardi, centrò lo storico risultato di Monza 2008, un trionfo che fece epoca.

D'accordo, con Vettel al volante.

Ma, santo cielo, la vogliamo recuperare, l'idea nobile della gratitudine?

Invece non esiste, la gratitudine. Nemmeno in F1.

Aggiungo una cosa.

Non ho consigli da impartire a chicchessia.

Ascanelli in Ferrari c'è stato in due periodi diversi, in mezzo lavorò anche con Senna alla McLaren.

Poi tenne a battesimo una splendida iniziativa, quale il rilancio del reparto corse Maserati.

Lui è di Ferrara ma abita a Modena.

Non servirebbe, uno così, a Maranello?

comments powered by Disqus