Profondo Rosso

Anticipando Spa

Debbo dire che lo sapevo già, in ragione di esperienze accumulate in passato.

Ma è proprio così: ad una Olimpiade è impossibile annoiarsi. Giri come una trottola impazzita, passi dagli spadaccini a Pistorius transitando per le insabbiate natiche del beach volley.

Comunque, avedo momenti obbligatori di pausa su un bus a due piani o nella Tube, uno finisce pure con il rimuginare antiche passioni.

Del tipo.

Del tipo: una volta mi è capitato di chiedere ad Alonso come mai un pilota come lui non avesse mai vinto a Spa.

Che è come dire: Federer, che ci sta giocando sopra anche in questo momento, non ha mai vinto sull'erba di Wimbledon.

Fernandel mi ha risposto con un sorriso sghembo: ma lo sai che non lo so?

Io non so che tu non sai che io non so.

Ciò premesso, anche se manca ancora un sacco di tempo all'appuntamento con le Ardenne, mi viene voglia di ribadire un concetto.

In Belgio, da quando frequento la location, roba del 1989, non ho mai visto nessuno guidare bene come Michael Schumacher.

Poi ci metto Ayrton e Kimi, più o meno sullo stesso piano.

Ne abbiamo già parlato in questa sede, se non ricordo male.

In generale, parlando dell'ultimo quarto di secolo, quale edizione di Spa avete amato di più e perchè?

Scappo, ho un Doubledecker, o come cappero si scrive, che mi aspetta.

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