Profondo Rosso

La sapete l’ultima su Maldonado?

Happy Sunday.

Beh, questa seconda me è la più bella della torrida estate.

Forse l'avete già letta da qualche parte, però io mi sono preso un po' di tempo per verificarla.

E' tutto vero.

Caracas, capitale del Venezuela.

Il petro-presidente Hugo Chavez, alla ricerca della rielezione in imminente chiamata alle urne, decide di organizzare una megaparata.

Star del colossale raduno lo schermidore Limardo, oro alla Olimpiade recentissima.

Presente anche il pilota di Indy Car che di cognome fa Viso (da una lacrima sul viso, ho imparato tante cose, testo di Mogol per Bobby Solo).

Ma Chavez pensa in grande.

Dunque invita anche chi?

Lui.

Maldonado.

Il vincitore del Gp di Spagna.

Lo sfasciacarrozze.

L'incubo di numerosi drivers di F1.

Ma anche il campione più popular do Venezuela chavista, hasta la victoria siempre, eccetera.

Maldonado viene chiamato a percorrere le strade di Caracas, in un delirio di folla, a bordo della sua Williams.

Per l'evento si scomoda, dall'Inghilterra, persino Frank Williams.

Maldonado deve percorrere dodici giri di un tracciato cittadino.

Più di ventimila spettatori in delirio.

Pronto, via.

Installation lap.

Seconda tornata.

Maldo, che io adoro, sale rovinosamente sui cordoli di una rotonda.

Una rotonda sul mare, Fred Bongusto.

E sfascia rovinosamente una sospensione!

Geniale.

Show interrotto.

Intervento della safety car do Venezuela.

Riparazione del danno, impossibile.

Fine della 'fiesta'.

Voglio Maldonado al posto di Massa, sissignore.

 

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