Profondo Rosso

Il mio Pagellone di Monza

...Sinceramente io credo che sia il fascino unico di Monza ad alimentare i dibattiti vivaci. Poche storie: tu vai in Brianza e lì vedi ancora, all'autodromo, la gente vera, la passione autentica. Cioè quanto non troverai mai in bahrein/Corea/Abu Dhabu/Singapore/Malesia, eccetera.

Ma veniamo al mio personalissimo Pagellone.

RED BULL, 0. Parlo solo della macchina, in questo paragrafo. Irriconoscibile e impresentabile, alla fine pure poco affidabile. Certamente su altri tipi di pista i Bibitari si riprenderanno, ma nel parco hanno rimediato una figuraccia micidiale. Ancora non siamo ai titoli di coda, però alzi la mano chi si aspettava che nuove norme sugli scarichi azzerassero una supremazia che era schiacciante. Io no, non lo credevo possibile. Non in questa misura.

VETTEL, 4. Dunque, per cominciare una precisazione. Dopo Sakhir (il caso Rosberg) la Fia ha ufficialmente cambiato la regola, in materia di manovre difensive in sede di sorpasso altrui. E non c'è dubbio, stando alla lettera della regola modificata, che Seb domenica fosse nel torto. Dopo di che, resta valida la questione di principio. Con questi codici, Nuvolari sarebbe stato arrestato ogni domenica e Villeneuve padre sarebbe stato deportato a Guantanamo ogni tre Gp. Il punto è tutto qua, bisogna scegliere da che parte stare a livello 'filosofico'. Dopo di che, non vorrei si ignorasse un piccolo dettaglio: scorrettezza o meno, drive thrrough o meno, Alonso ha superato Vettel IN PISTA, prima della punizione. E la Ferrari di Monza andava il doppio della Red Bull. Ultima cosa: a me quello che dispiace è che Seb, fin quando aveva un'auto superiore, certe mossette da furbino non le faceva. Ora invece sì. E ciò è brutto, anche se non mi scandalizzo, perchè appartengo alla generazione che ha visto tutte le porcate di Senna, di Prost e di Schumi.

SCHUMI, 9. Ecco, appunto. Grande. Grandissimo pure il suo abbraccio a Mamma Rossella, la cuoca del Montana, il ristorante che sta sulla pista di Fiorano. Una scena da lucciconi. Mi piacerebbe aggiungere che Michael ha sussurrato a Rossella: presto ci vedremo spesso. Mi piacerebbe, ma purtroppo non è vero.

ALONSO, 9. Beh, io agli 'anti' l'avevo fatto sapere molti mesi fa: guardate che Fernandel è al top e sta consumando la miglior stagione della sua carriera. I primi due giri del Gp d'Italia sono stati incredibili, se uno pensa cosa significa sorpassare tanta gente a quelle velocità, sapendo che alla minima incertezza sei out. Semplicemente sbalorditivo. Però al suo posto non sarei tanto tranquillo: nelle ultime 3 gare, con lo zero reciproco di Spa, quanti punti gli ha recuperato il Nero?...

Fatevi i conti da soli e poi mi dite se il +37 è una garanzia molto, molto parziale, con una McLaren che va così.

HAMILTON, 10. Il migliore in campo, cioè sull'asfalto. Non ho capito una mazza dei suoi intrighi con Mercedes, in compenso mica gli hanno dato fastidio. Interessante la sua manifestazione di affetto per il pubblico italiano. Pienamente in lizza per il titolo, sissignore.

KIMI, 7. A me è piaciuto. Soprattutto nella fase finale della gara, quando ha difeso con le unghie e con i denti il piazzamento. Alla vigilia aveva detto agli amici: se mi va bene finisco settimo. E' arrivato quinto ed è secondo in classifica a un punto da Ham. Con una Lotus che non era perfetta ma che da Singapore risolverà certe cosine sul motore Renault. Ehm ehm ehm. Raikkonen a un punto dal secondo posto iridato dopo due anni di stop.

Ma non era un gran coglione?

WEBBER 0. Non pervenuto, come la temperatura di Ulan Bator. Boh.

MASSA, 8. E che te lo dico a fare? Il ritorno della Mummia. Debbono averlo sbendato all'improvviso. Per me ha corso bene e come a Spa ha dato un signor contributo alla Scuderia. Ottimo spot a favore dell'usato sicuro. E' un pilota che va a metano, come una Panda. Però, si è rimesso ad andare.

PEREZ, 9. Ohi, questo va. Magari non sempre, ma in giornata di grazia è un satanasso. Che siano i consigli del mio amico Baldo, alias Luca Baldisserri, capo della Accademia Ferrari?

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